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Horus il dio egizio e il suo occhio

Horus dio egizio del cielo e protettore dei faraoni. È tra le principali divinità egizie, raffigurato come un falco o come un uomo con la testa di falco, il cui occhio destro indica il Sole e il sinistro la Luna.

Secondo la mitologia egizia è figlio di Iside, dea della maternità, e Osiride, dio della fertilità della terra, della morte e della rinascita nell’aldilà.

Quando il malvagio dio Seth uccise il fratello Osiride, padre di Horus, per impadronirsi del regno, Horus affrontò lo zio Seth e lo ridusse in catene davanti alla madre. Ma Iside, magnanima, lo fece liberare. Seth condusse allora in giudizio il nipote, accusandolo davanti agli dèi di essere un bastardo e di non avere perciò diritto alla successione di Osiride.

Il processo si trascinò per ottant’anni, poi si concluse a favore di Horus, che ebbe dunque il trono del padre. Seth invece fu condannato e bandito.

L’occhio di Horus

Il mito egizio racconta che, durante il feroce scontro, lo zio Seth aveva strappato a Horus l’occhio sinistro e lo aveva ridotto in molti pezzi. Poi, Hator, dea della gioia, ritrovò i vari pezzi e Thot, dio della scienza e della matematica, li ricompose.

Proprio per questa “miracolosa” guarigione, gli Egizi credevano che l’occhio di Horus fosse un potentissimo amuleto. Considerato allora simbolo della fortuna, della prosperità e della buona salute, era posto all’interno dei bendaggi, che avvolgevano il corpo del defunto, nel processo di mummificazione, come simbolo della rigenerazione.

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