I Vangeli sono quattro libri del Nuovo Testamento. Non sono stati scritti da Gesù: Egli infatti non ha lasciato nulla di scritto.
Cosa significa Vangelo
La parola Vangelo deriva dal greco evanghélion che significa “buona notizia”.
Di cosa parlano i Vangeli?
I Vangeli raccontano la vita di Gesù: la sua nascita e infanzia a Nazaret; i suoi insegnamenti fatti di incontri, discorsi, parabole e miracoli; la sua passione, morte e risurrezione; le apparizioni e l’ascensione al cielo.
Chi sono gli Evangelisti
I Vangeli sono stati scritti da uomini, chiamati Evangelisti. Ciascuno di loro ha fatto un ritratto personale di Gesù, scrivendo ciò che riteneva più importante. Gli Evangelisti sono quattro: Marco, discepolo dell’apostolo Pietro (65 d.C.); Matteo, apostolo (70 d.C.); Luca, apostolo (80 d.C.); Giovanni, discepolo dell’apostolo Paolo (100 d.C.).
Marco fu quindi il primo che scrisse il suo Vangelo. A spingerlo fu il fatto che, morendo i primi testimoni oculari (i discepoli), risultò necessario integrare e fissare in forma scritta l’insegnamento di Gesù.
Questa esigenza spinse poi Matteo e Luca a comporre altri Vangeli in forma più estesa servendosi del materiale di Marco e di altro materiale, non conosciuto da Marco.
Il Vangelo di Giovanni, invece, seguì percorsi propri.
La struttura narrativa di base, tipica di Marco, Matteo e Luca, ma in parte anche di Giovanni, è costituita da:
- un proemio (il Battista, battesimo e tentazione di Gesù);
- un corpo (l’azione di Gesù in Galilea e nei dintorni, il viaggio verso Gerusalemme – in Giovanni si parla di più viaggi – e l’annuncio della sua passione);
- un epilogo (passione, morte e scoperta della tomba vuota, e in Matteo, Luca e Giovanni narrazione delle apparizioni).