Gli ignavi Dante li incontra nel terzo canto dell’Inferno. Chi sono gli ignavi che Dante incontra nel Terzo canto dell’Inferno? Qual è il loro peccato? Come li descrive Dante? Quale pena assegna loro?
In questo articolo scoprirete chi sono gli ignavi, qual è il loro peccato, come vengono puniti e infine, attraverso la parafrasi dal verso 31 al verso 69, cosa dice Dante degli ignavi.
Dante dove colloca gli ignavi?
Le anime degli ignavi si trovano nell’Antinferno o Vestibolo. È la zona dell’Inferno posta tra la porta e il fiume Acheronte, a cui Dante e Virgilio accedono dopo aver superato la porta dell’Inferno.
Chi sono gli ignavi?
Gli ignavi sono coloro che in vita non si sono comportati male ma neppure hanno fatto del bene e non hanno lasciato sulla Terra alcun segno della loro esistenza, non acquistando né fama né infamia; perciò non possono essere premiati ma neanche condannati alle pene del profondo Inferno, per cui resteranno in eterno nell’Antinferno o Vestibolo.
Dante quale pena assegna agli ignavi?
Dante disprezza queste anime, per le quali immagina un castigo particolarmente avvilente. Gli ignavi, come tutti i dannati, sono puniti secondo la legge del contrappasso, cioè con delle pene che corrispondono, per somiglianza o per contrasto, ai peccati commessi. E allora, siccome sulla terra sono stati pigri, indifferenti e privi di ideali, nell’oltretomba essi sono destinati a correre in gruppo, senza tregua, dietro un’insegna di nessun significato; punzecchiati da mosconi e da vespe, rigati da sangue, non hanno mai riposo.
Cosa dice Virgilio a Dante riguardo gli ignavi?
Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. Proprio così dice Virgilio a Dante. Poiché sono esseri spregevoli, Virgilio invita Dante a guardarli senza soffermarsi, a non degnarli d’interesse o compassione: non meritano neppure che si parli di loro.
Gli Ignavi Dante – Canto 3 Inferno Parafrasi dal v. 31 al v. 69
Ed io che ero pieno d’orrore dissi: «Maestro, che cosa sono i lamenti che sento? Chi sono quelle persone che sembrano così sopraffatte dal dolore (nel duol sì vinta?)»
Ed egli mi rispose: «In questa misera condizione si trovano le anime malvagie di coloro che sono vissuti senza meritarsi né infamia né lode. Sono mischiate a quella vile schiera di angeli che non si ribellarono a Dio né gli furono fedeli ma fecero parte per sé, rimanendo neutrali. (La Bibbia non nomina questi angeli che non si sarebbero schierati né con Lucifero né con Dio ma, al tempo di Dante, essi erano ricordati in molte leggende). I cieli li cacciano per non essere meno belli e il profondo Inferno non li accoglie perché i dannati (rei) potrebbero gloriarsi della loro presenza, potrebbero trarre da loro qualche gloria (alcuna gloria)».
Ed io:«Maestro, quale pena è così pesante da indurli a lamentarsi così disperatamente?». Rispose: «Te lo dirò molto brevemente. Questi non hanno speranza che il loro castigo abbia fine (Questi non hanno speranza di morte) e la loro vita, priva di ragione (cieca), è così spregevole che sono invidiosi di ogni altro destino. Il mondo non permette (lassa) che sopravviva la loro fama; sono sdegnati sia dalla misericordia di Dio che dalla sua giustizia (non vengono cioè né premiati né puniti): non parliamo di loro ma guarda e prosegui il cammino».
Ed io, che osservai, vidi un’insegna la quale, girando, correva tanto veloce che mi sembrava non potersi fermare mai, incapace di fare una pausa, e dietro all’insegna si muoveva una schiera (tratta) così numerosa di persone che io non avrei creduto che la morte ne avesse colpite tante. Dopo che io ebbi riconosciuto qualcuno, vidi e riconobbi l’anima di colui che avava fatto il gran rifiuto per viltà. Immediatamente (Incontanente) capii, e ne fui certo, che quella era la setta dei vili che non piacciono né a Dio né ai suoi nemici. Questi sciagurati che non furono mai vivi (cioè non vissero mai da uomini) erano nudi e venivano punti da mosconi e da vespe che lì (ivi) si trovavano. Gli insetti rigavano il loro volto di sangue che, mischiato alle lacrime, scendeva ai loro piedi dove diventava cibo per vermi fastidiosi.
Ti potrebbero interessare anche:
Inferno di Dante: riassunto e schema.
Inferno canto 3 riassunto e commento.