Chi era il conte di Cagliostro?
Giuseppe Balsamo, noto come Alessandro, il conte di Cagliostro, è stato un’avventuriero, un esoterista e un alchimista italiano.
Nacque a Palermo, il 2 giugno 1743. Orfano di padre, entrò come novizio nel convento dei Fatebenefratelli di Caltagirone. Ben presto però lo abbandonò per dedicarsi allo studio della medicina, dell’ipnotismo e dell’alchimia.
Nel 1768 si recò a Roma. Qui il conte Cagliostro conobbe e sposò nello stesso anno Lorenza Feliciani, figlia di un fonditore di bronzo e futura complice delle sue imprese con il nome di Serafina. Con lei viaggiò per tutta l’Europa, vivendo di espedienti e di raggiri.
A Londra (1776-1777) si affiliò alla Massoneria, fondandone una setta di rito egiziano (questo rito si basava su pratiche che avevano come scopo la rigenerazone del corpo e dell’anima).
Ben presto, grazie ai suoi indubbi poteri ipnotici, raggiunse come guaritore e mago una celebrità che lo accompagnò in tutte le capitali, dove il suo fascino personale, i miracolosi rimedi (fra cui l’«elisir di lunga vita»), e il lusso di cui si circondava gli valsero il successo e l’amicizia di nobili, scienziati e sovrani.
All’apice della fama, a Parigi, venne implicato nel clamoroso scandalo della collana ai danni della regina Maria Antonietta e del cardinale di Rohan. Venne incarcerato assieme alla moglie alla Bastiglia. Fu poi riconosciuto innocente ma bandito dalla Francia (1786).
Tre anni dopo, a Roma, fu arrestato e rinchiuso nel Castel Sant’Angelo. Venne processato con l’accusa di aver voluto introdurre nella città la sua loggia massonica di rito egiziano. Condannato a morte, ebbe la pena commutata nel carcere perpetuo.
Rinchiuso nella fortezza di San Leo (1791), il conte Cagliostro vi morì quattro anni dopo (26 agosto 1795), anche in seguito ai maltrattamenti che gli avevano fatto perdere la ragione.