Considerato il manifesto dello stile sintetista e cloisonniste, Il Cristo Giallo è frutto delle lunghe discussioni tra Paul Gauguin ed Emile Bernard. Ciascuno dei due si convince di essere il vero ideatore del nuovo stile e accusa l’altro di plagio.
Al di là delle sterili discussioni sulla paternità di un’idea, Paul Gauguin ne è l’interprete più acuto.
Paul Gauguin – Il Cristo Giallo, 1889, olio su tela, Buffalo, Albright – Knox Art Gallery
Lo spazio sulla tela non riproduce la natura né i suoi colori, ma l’impressione che questa suscita nella memoria del pittore. Gauguin tralascia la prospettiva, le sfumature e il chiaroscuro, per stendere i colori direttamente su superfici piane, delimitate da contorni netti, proprio come quelli delle vetrate delle chiese gotiche.
Il modello per il crocefisso è il Cristo Giallo di Gaugin in legno policromo della cappella di Trémalo, nei pressi di Pont-Aven e si collega ad altre opere sacre dipinte in quei mesi, attraverso cui Gauguin manifesta la sua inquietudine religiosa.