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Il garofano rosso riassunto e commento

Il garofano rosso riassunto del primo romanzo di Elio Vittorini.

Narrato in prima persona, secondo la tecnica del genere memorialistico, è un tipico esempio di romanzo di formazione. Narra infatti il passaggio dall’età dell’adolescenza alla maturità di Alessio Mainardi, un ragazzo siciliano di sedici anni.

Il passaggio coinvolge non soltanto la sfera degli affetti e dell’esperienza esistenziale, ma anche la visione politica del mondo da parte del ragazzo.

Due, infatti, sono i temi presenti nell’opera, che si intrecciano e si fondono continuamente: il tema amoroso e il tema politico.

Il garofano rosso riassunto

La vicenda è ambientata a Siracusa, intorno alla metà degli anni Venti, allorché il fascismo cominciava a emergere.

La storia, narrata dal protagonista Alessio Mainardi, si svolge nell’arco di sei mesi. Egli frequenta la prima liceo ed è attratto, così come l’amico Tarquinio, dal nascente movimento fascista.

La simpatia politica, più che adesione ideologica, è molto istintiva e irrazionale, di ribellione adolescenziale verso tutto quanto rappresenta la società e il conformismo borghese.

Nel contempo Alessio s’innamora di una compagna di scuola, Giovanna, di due anni più grande di lui. I due si scambiano un solo bacio e la ragazza dona ad Alessio, come pegno d’amore, un simbolico “garofano rosso”.

Diversa, più trasgressiva, è invece la contemporanea esperienza amorosa dell’amico Tarquinio, il quale ha una relazione con una prostituta di nome Zobeida.

Alessio partecipa a una serie di manifestazioni politiche che si svolgono dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti; occupa la scuola e ne viene quindi allontanato per motivi disciplinari.

Il ritorno al paese natale, l’incontro con i genitori, lontani dal suo mondo e incapaci di comprenderlo, ma soprattutto la conoscenza diretta della realtà degli operai dipendenti della fabbrica di mattoni di suo padre conducono il giovane a una profonda revisione delle sue simpatie per il fascismo, ad un ripensamento che lo porterà a distaccarsene.

Anche il mondo degli affetti si sgretola. Dalle lettere di Tarquinio, infatti, Alessio scopre che l’amico si incontra con Giovanna e decide allora di troncare il rapporto di amicizia.

Ritornato a Siracusa, Alessio si presenta agli esami scritti e li supera; nel frattempo, però, conosce Zobeida, nella casa di tolleranza di Madama Ludovica. Con la ragazza trascorre tre giorni, del tutto dimentico degli obblighi scolastici; a lei dona il garofano rosso, pegno del suo antico amore.

La relazione con Zobeida termina ben presto, perché la donna è arrestata per spaccio di droga. Nel contempo Alessio non si presenta agli esami orali, perdendo quindi l’anno scolastico.

La sequenza finale del romanzo è il funerale di una ragazza, Daria Cortis, compagna di liceo di Giovanna, morta suicida per amore. In quest’occasione, Alessio rincontra i suoi compagni di scuola e anche Tarquinio, dal quale ha la conferma del tradimento di Giovanna.

Il garofano rosso Elio Vittorini commento

Romanzo composto nel 1933-34, pubblicato a puntate sulla rivista Solaria nel 1936, fu subito bloccato dalla censura fascista.

Nel 1948, il romanzo uscì in volume con una Prefazione di Vittorini stesso. In essa l’autore sottolinea i punti di debolezza, stilistici e strutturali, del romanzo, derivati soprattutto dalla difficoltà di padroneggiare le diverse tematiche, quali la denuncia del contesto socio-politico e l’analisi del trapasso dall’adolescenza all’età adulta.

Nel romanzo si coglie, nei momenti dedicati al tema amoroso, il preannunciarsi di uno stile e di un registro lirico che matureranno poi significativamente nelle opere successive di Vittorini, in particolare Conversazioni in Sicilia.

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