Il serpente Pitone è un personaggio della mitologia greca. Figlio di Gea, la madre Terra, nato dal fango della terra dopo il diluvio universale, era di dimensioni impressionanti e custodiva l’Oracolo di Delfi. Morì per mano di Apollo.
Apollo e il serpente Pitone
Il dio Apollo, che dopo pochi giorni dalla nascita era già diventato un adolescente bello e forte, partì dall’isola natale di Delo e si diresse nella Focide, ai piedi del monte Parnaso, per uccidere l’immane serpente Pitone, che aveva perseguitato tanto crudelmente sua madre Latona, costringendola a scappare per tanti luoghi.
Giunto dinanzi alla grotta, tana del rettile mostruoso, terrore degli uomini e dei greggi, Apollo scagliò all’interno della grotta una torcia resinosa accesa, perché il suo denso fumo nero soffocante costringesse il serpente a uscire. Pitone infatti uscì. Era un mostro orrendo, ma Apollo non ne ebbe paura e, teso l’arco, gli lanciò addosso tutte le sue frecce d’oro e ognuna raggiunse il serpente Pitone, che morì.
Subito dopo l’accaduto, Zeus gli ingiunse di sottoporsi al rito di purificazione, come erano costretti a fare tutti coloro che avevano ucciso in un luogo sacro.
La caverna del serpente divenne un oracolo, il più famoso oracolo di tutto il mondo antico: l’oracolo di Delfi. In questa grotta, dalle crepe del terreno, uscivano vapori eccitanti che inebriavano Pizia, la sacerdotessa del dio Apollo. Essa, seduta su un tripode, pronunciava parole sconnesse e oscure, che poi un profeta interpretava.
Per ricompensare Gea dell’uccisione del figlio, Apollo fondò i Giochi Pitici.