I Sikh sono i seguaci del Sikhismo, una religione monoteista, che mescola elementi presi in parte dall’Induismo e in parte dall’Islam.
Il Sikhismo fu fondato agli inizi del XVI secolo dal guru Nanak (1469-1539), nella regione indiana del Punjab, nel nord-ovest dell’India. I seguaci del Sikhismo si definirono Sikh, cioè “discepoli”.
Dopo la morte di Nanak sono susseguiti altri nove guru alla guida della comunità, come intermediari tra Dio e l’uomo.
I Sikh si costituirono in regno, sottomesso nel 1845-49 dalle truppe anglo-indiane. Da allora aspirano all’indipendenza e si battono con manifestazioni, scontri armati e attentati terroristici.
Convinzioni fondamentali e regole di comportamento
I Sikh credono nell’esistenza di un solo Dio, nelle leggi del karma e della reincarnazione, riprese dall’Induismo, di cui invece rigetta l’idea della divisione in caste. L’uomo deve aderire al karma attraverso la purificazione, che deriva da una vita virtuosa. Questa prevede la rinuncia a ogni vizio, in particolare assunzione di bevande alcoliche, fumo, gioco d’azzardo; il rispetto della donna, messa allo stesso piano di uguaglianza dell’uomo.
È proibito il culto delle immagini; l’ingresso nella comunità è sancito da un battesimo.
Ogni Sikh è tenuto a indossare un turbante; portare barba e capelli lunghi; un pettine di legno nella chioma; un braccialetto di ferro sul polso destro (simboleggia l’astensione da azioni malvagie), un pugnale (il kirpan, simboleggia la dignità e la fiducia in se stessi e la disponibilità a difendere i deboli e gli oppressi); indossare il kachera, un abbigliamento intimo simile a un paio di boxer, che ricorda al Sikh di limitare le proprie passioni e desideri.
Un momento importante del loro culto è il rito di fratellanza, in cui si consuma il pasto in comune.
Il testo sacro di rifermento del Sikhismo è l’Adi Granth, “Libro primigenio”, noto anche come Granth Sahib dal nome del guru che gli attribuì ogni autorità in materia religiosa. È importante anche il Dasam Granth.
Culto e luoghi sacri
Il tempio d’oro di Amritsar è il principale centro di culto. In questo e negli altri templi (dharamsala) le cerimonie cultuali prevedono la recitazione di passi e inni tratti dai libri sacri.