Iliade Libro Dodicesimo. Riassunto del Libro Dodicesimo dell’Iliade.
Nonostante la strenua resistenza dei due Aiaci (Aiace Telamonio e Aiace Oileo), Ettore raggiunge il muro costruito dai Greci a difesa delle navi.
Polidamante, indovino troiano figlio di Pantoo, consiglia di non tentare l’attacco alle navi, e interpreta un prodigio divino come un segnale dato ai Troiani perché desistano dal loro assalto: un’aquila (per eccellenza animale sacro a Zeus) vola alta a sinistra (il fatto che voli a sinistra dell’esercito era interpretato come avvertimento negativo) tenendo tra gli artigli un serpente rosso che la morde sul petto vicino al collo; l’aquila la scaglia via e il serpente cade proprio in mezzo alle file dei guerrieri troiani che restano sgomenti.
Polidamante interpreta il presagio in senso negativo: l’aquila ha avuto inizialmente il sopravvento sul serpente, ma poi è stata ferita ed è ritornata al nido senza preda; così i Troiani possono prevalere sugli Achei in un primo tempo, ma poi dovranno ritirarsi con gravi perdite.
Ettore rifiuta il consiglio di ritirarsi proprio in questo momento; egli ricorda i segnali che Zeus stesso, più credibile di qualsiasi uccello in volo, gli ha trasmesso, e in particolare il padre degli dèi gli ha promesso che quel giorno sarebbe arrivato alle navi greche e che fino al tramonto avrebbe avuto vittoria (tutto ciò si rivelerà vero, ma Zeus non ha comunicato all’eroe troiano né le diverse vicende che si alterneranno nel corso della giornata, né gli eventi del giorno sucessivo).
Con asprezza, Ettore diffida Polidamante dal lasciar trapelare in pubblico i suoi dubbi e seminare così il panico tra i guerrieri già sgomenti, minacciandolo di morte.
Intanto Zeus manda un altro segnale incoraggiante: una bufera di vento che soffia in senso favorevole ai Troiani e confonde i Greci gettando polvere sulle navi.
I Troiani hanno fiducia nei segni di Zeus e nella propria forza; attaccano il muro costruito a difesa delle navi greche.
I due Aiaci organizzano la resistenza dei Greci, mentre nello schieramento troiano spicca il valore di due principi alleati, Sarpedonte e Glauco, capi dei Lici.
Infuriano i combattimenti, durante i quali Glauco viene colpito dall’acheo Teucro, costringendolo al ritiro. Ettore, però, rinvigorito dall’aiuto di Zeus, con un attacco inarrestabile sfonda una delle porte con un enorme macigno e avanza minaccioso all’interno, seguito dalla massa dei Troiani. I Greci atterriti fuggono verso le navi.
Il racconto continua con Iliade Libro Tredicesimo riassunto