Illuminismo riassunto per il ripasso facile per tutti.
Illuminismo definizione
L’Illuminismo fu un movimento di pensiero nato in Francia nei primi decenni del Settecento. Affermava la centralità dell’uomo ed era fondato sull’uso della ragione e della libertà di giudizio, contrapposti alla tradizione e all’autorità politica e religiosa.
Illuminismo storia
L’Illuminismo si diffuse grazie agli intellettuali e attraverso giornali, i salotti letterari e i caffè. Tra le novità del pensiero illuministico vi erano:
- la fiducia nel futuro e nel progresso;
- il cosmopolitismo (tutti gli uomini sono uguali) e il filantropismo (amore per tutti gli uomini);
- il materialismo (l’uomo è un prodotto biologico mosso da piacere e interesse).
Illuminismo e religione
Gli illuministi criticarono le religioni rivelate e la Chiesa cattolica. Molti sostennero il deismo (un unico Dio creatore del mondo e un’unica religione naturale); altri invece misero in dubbio l’idea stessa di Dio (ateismo).
Voltaire polemizzò contro il fanatismo e la superstizione, rivendicando il principio della tolleranza religiosa.
Illuminismo in campo economico
In campo economico le teorie illuministiche sono all’origine della fisiocrazia di Quesnay, che considerava l’agricoltura l’unica attività veramente produttiva, e anche del liberismo di Smith, per il quale solo il lavoro produce ricchezza.
Entrambe le dottrine concordavano però sulla necessità della libertà di scambio e di mercato, senza nessun tipo di intervento statale.
L’Illuminismo fu altresì all’origine della Rivoluzione americana e della Rivoluzione francese.
Illuministi francesi
Montesquieu teorizzò la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario); Voltaire fu un sostenitore del dispotismo illuminato; Rousseau invece del principio della sovranità popolare e auspicò il ritono allo stato di natura, in cui l’uomo viveva felice (mito del buon selvaggio).
L’Illuminismo italiano
l’Illuminismo in Italia si sviluppò soprattutto a Milano e a Napoli. A Milano i fratelli Verri promossero il rinnovamento culturale attraverso il “Caffè”, al quale collaborò anche Cesare Beccaria, che per primo sotenne l’inutilità della pena di morte e della tortura.