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Incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II

L’incontro di Teano tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II si svolse il 26 ottobre 1860 a Teano, nell’attuale provincia di Caserta.

In quell’occasione, Giuseppe Garibaldi consegnò simbolicamente al re di Sardegna, Vittorio Emanuele II, il Regno delle Due Sicilie da lui appena conquistato; lo “riconobbe” inoltre come primo re d’Italia, qualche mese prima della proclamazione ufficiale, avvenuta a Torino il 17 marzo 1861, come a sottolineare che lo stava diventando grazie a lui.

Vittorio Emanuele II si era diretto verso Sud, incontro a Garibaldi, dopo aver occupato i territori pontifici nelle Marche e nell’Umbria, con lo scopo di impedire che la spedizione dei Mille si spingesse fino a Roma, per porre fine al potere temporale di Pio IX, provocando così l’intervento di Napoleone III, imperatore dei francesi.

Tra ottobre e novembre plebisciti sancirono l’annessione al Piemonte del Regno delle Due Sicilie e di Marche e Umbria.

Con lo storico incontro di Teano si concluse la spedizione dei Mille partita tra il 5 e il 6 maggio 1860 dal porto di Quarto, in Liguria.

Dopo l’incontro di Teano, Giuseppe Garibaldi si ritirò a Caprera, un’isola nell’arcipelago della Maddalena, fra la Corsica e la Sardegna.

I libri di storia riportano Teano come luogo di incontro, presso l’odierno ponte San Nicola. In realtà l’incontro avvenne al Quadrivio della Catena, nel comune di Vairano Patenora, a pochi chilometri da Teano. Teano, invece, è il luogo dove i due si separarono dopo aver cavalcato insieme.

Gli storici risorgimentali avrebbero scelto di collocare l’incontro a Teano, perché già all’epoca la città vantava un prestigio maggiore rispetto al semplice agglomerato di casupole dove Garibaldi e Vittorio Emanuele II si sarebbero, effettivamente, incontrati.

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