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Kulaki: chi erano e perché furono sterminati

Kulaki, indica in russo, la classe agiata dei contadini russi durante la prima metà del XX secolo.

Questa classe nasce nel 1906, con una riforma agraria sulla distribuzione delle terre. Questa prevedeva che le terre dello Stato potessero essere assegnate ai contadini, ma solo dietro pagamento.

Così i contadini poveri peggiorarono ulteriormente le loro condizioni di vita perché non potevano più accedere alle terre comuni.

Si creò allora in Russia una divisione tra i contadini: contadini poveri (kombèdy) e contadini benestanti o medi proprietari chiamati kulaki.

Nel 1924, con la morte di Lenin, Stalin prese il potere e diede il via alla collettivizzazione. I kulaki allora divennero a tutti gli effetti nemici del comunismo e quindi dello Stato.

Essi avevano infatti cercato di opporsi alla decisione del governo di abolire la proprietà privata dei campi. Molti di loro arrivarono perfino a distruggere il raccolto e a uccidere il bestiame piuttosto che consegnarli ai kolchoz (le aziende agricole statali).

Iniziò così un vero e proprio rastrellamento nelle campagne e moltissimi finirono nei gulag.

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