La Belle Ferronnière o Ritratto di dama di Leonardo da Vinci è un olio su tavola, 63×45 cm, dipinto tra il 1490 e il 1495, ospitato nel Musée du Louvre di Parigi. L’opera risale al primo soggiorno a Milano dell’artista, al servizio di Ludovico il Moro.
La denominazione con cui l’opera è nota, La Belle Ferronnière, letteralmente “la bella moglie di un mercante di ferramenta” è frutto di un errore commesso in una catalogazione settecentesca, secondo cui la dama ritratta raffigurava madame Ferron, borghese parigina, amante di Francesco I di Francia.
Relativamente alla vera identità della ragazza, sono stati proposti nel corso degli anni diversi nomi: Cecilia Gallerani, la stessa fanciulla che Leonardo aveva ritratto in Dama con l’ermellino, ma in età maggiore; Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro; Lucrezia Crivelli, dama di compagnia di Beatrice d’Este e amante di Ludovico, al quale diede un figlio nel 1497.
La Belle Ferronnière analisi dell’opera
Il ritratto mostra una fanciulla a mezzobusto, su fondo scuro; dietro, un parapetto alla fiamminga.
È ritratta con una doppia torsione. Il busto è infatti voltato a sinistra, mentre la testa è frontale, come richiamata all’attenzione da qualcosa o da qualcuno.
Il bel volto si offre alla contemplazione dello spettatore, deviando tuttavia il suo sguardo lateralmente, senza stabilire un contatto visivo.
Il suo sguardo, fisso e algido, non tradisce nessuna emozione, sembra invece scrutare lo sguardo di chi la osserva.
La giovane donna ritratta sembra essere illuminata frontalmente da una luce calda, che crea un gioco di luci e ombre sulle vesti del prezioso tessuto.
Davanti alla dama è disegnato un piccolo parapetto, a cui la dama è accostata ma non appoggiata.
Come in Dama con l’ermellino, l’abbigliamento è molto curato ma non sfarzoso.
Indossa un vestito rosso con scollatura rettangolare dotato, secondo la moda del tempo, di maniche estraibili e intercambiabili, legate da lacci che mostrano la sbuffante camicia bianca sottostante.
Al collo la dama ha una sottile collana bicolore girata in tre cerchi stretti per poi ricadere, annodata a un nastro sul petto.
Come nella Dama con l’ermellino, porta un sottile filo annodato sulla fronte che tiene ferma la capigliatura e mostra un piccolo rubino incastonato al centro.
Sulla guancia è riflesso il riverbero rosso dell’abito.