La Cicala e la Formica di Jean de La Fontaine.
La Cicala che imprudente
tutta estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell’inverno si trovò,
senza più un granello e senza
una mosca nella credenza.
Affamata e lamentosa
va in cerca della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia,
per poter fino alla prossima
primavera sopravvivere:
promettendo per l’agosto,
in coscienza l’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le dimanda chiaro e netto:
«Che hai tu fatto fino a ieri?»
«Cara amica, a dire il giusto,
non ho fatto che cantare
tutto il tempo». «Brava, ho piacere;
balla adesso, se ti pare».
Dalle Favole di Jean de La Fontaine
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