La progressiva deforestazione del suolo è tra i gravi problemi che colpiscono l’ambiente dell’intero Pianeta (da non dimenticare: la desertificazione, le piogge acide, l’effetto serra, la distruzione dell’ozono, l’inquinamento dell’aria e l’inquinamento dell’acqua).
La deforestazione o disboscamento è l’eliminazione intensiva delle piante nelle aree boschive e forestali per:
- creare terre da coltivazione e da pascolo;
- soddisfare la domanda di legno da costruzione;
- dare spazio a strade e città.
Dato che le piante, attraverso la fotosintesi clorofilliana, contribuiscono a mantenere stabili i livelli di anidride carbonica nell’aria, la loro eccessiva rimozione elimina il “polmone verde” della Terra e diventa una delle cause dell’effetto serra e del riscaldamento globale del pianeta Terra.
Non solo. La deforestazione, eliminando le piante e le loro radici che stabilizzano i terreni, favorisce erosioni, frane e smottamenti.
Provoca inoltre l’inquinamento delle acque e del suolo e la desertificazione.
Mette, poi, a rischio la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali (perdita di biodiversità) e anche delle popolazioni locali, a cui sottrae risorse vitali.
La deforestazione non è un processo irreversibile. Le foreste tagliate ricrescono, se si lascia loro il tempo necessario, e se il suolo non è stato irrimediabilmente reso sterile da sostanze inquinanti. Questo però non è sufficiente ad arginare il problema della deforestazione e le sue conseguenze.