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La digestione dalla bocca all’intestino

La digestione ci permette di ricavare le sostanze nutritive dagli alimenti.

Prima tappa: la digestione inizia nella bocca

La digestione inizia nella bocca (la cavità in cui è introdotto  il cibo) con la masticazione.

Dapprima i denti sminuzzano il cibo; poi la saliva prodotta dalle ghiandole salivari lo impastano; infine, rimescolato dai continui movimenti della lingua, è trasformato in una poltiglia chiamata bolo.

Seconda tappa: faringe, esofago, stomaco

Il bolo è deglutito e inviato nella faringe; da qui, passa nell’esofago, un tubo lungo circa 25 centimetri che attraversa la cavità toracica e sbocca nello stomaco. Lo stomaco è un organo a forma di sacco, le cui pareti sono formate da muscoli involontari che si contraggono e si rilasciano mescolando il cibo ai succhi gastrici e lo trasformano in una pasta semiliquida, chiamata chimo.

Terza tappa: intestino

Il chimo, a piccole quantità, attraversa il piloro e raggiunge il primo tratto dell’intestino (intestino tenue). L’intestino tenue è un tubo lunghissimo ripiegato all’interno dell’addome, dove subisce altre trasformazioni. Qui infatti la bile, prodotta dal fegato, e i succhi, prodotti dal pancreas, scompongono ulteriormente il chimo, fino a ridurlo in un liquido ricco di sostanze nutritive detto chilo.

Le sostanze nutritive sono assorbite attraverso i villi intestinali. I villi intestinali sono piccole piegoline ricchi di vasi sanguigni, che rivestono le pareti dell’intestino. Attraverso i villi, le sostanze nutritive passano nel sangue, che porta a nutrire tutte le cellule del corpo umano.

I residui di cibo non assorbiti finiscono invece nell’intestino crasso; da qui sono eliminati sotto forma di feci attraverso il retto.

 

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