La Gallia era un vasto territorio abitato dai Celti, che i Romani chiamavano Galli.
I Galli erano divisi in tribù e non costituirono mai uno Stato unitario. Ciò li rese deboli nei confronti dell’esercito guidato da Gaio Giulio Cesare e fu la causa principale della loro sconfitta.
Le Gallie erano tre. I Romani definivano:
Gallia Cisalpina (cioè “al di qua delle Alpi”) l’Italia settentrionale e parte delle Marche, già dominio romano dal 222 a.C.;
Gallia Transalpina (cioè “al di là delle Alpi”) il vasto territorio oggi corrispondente all’attuale Francia, che includeva la Gallia Narbonese, anch’essa già possedimento romano.
Cesare in Gallia
Il generale Gaio Giulio Cesare tra il 58 e il 50 a.C. conquistò l’intero territorio della Gallia. L’ultimo episodio della guerra fu l’assedio della fortezza di Alesia, nell’anno 52 a.C.
I Romani vinsero questa battaglia decisiva e due anni dopo arrivarono a impossessarsi di tutto il territorio gallico.
Cesare stesso raccontò le vicende riguardanti la conquista del territorio gallico nella sua opera intitolata De bello gallico.