La novella La matrona di Efeso è inserita nel Satyricon, un’importante opera narrativa latina del I secolo d.C. attribuita a Gaio Petronio. Di seguito il relativo riassunto.
La matrona di Efeso riassunto
Una matrona, ammirata da tutti per la sua virtù, rimane vedova. Nonostante i tentativi per dissuaderla, la donna, afflitta da un dolore inconsolabile, rimane nel sepolcro a vegliare il cadavere del marito. In compagnia della fedelissima ancella, continua per giorni a digiunare e piangere disperatamente, tanto da apparire a tutti un modello ineguagliabile di fedeltà e amore coniugale.
Una notte un soldato di guardia ai cadaveri di alcuni ladri crocifissi, incuriosito dai lamenti, scende nella tomba e rimane colpito dal comportamento della bellissima donna.
Cerca di consolarla e di persuaderla a vivere offrendole la sua cena, ma invano: la donna, sempre più disperata, sembra decisa a lasciarsi morire di fame. Il soldato, ostinato e premuroso, persevera comunque nel suo intento; l’ancella, incapace di resistere alle lusinghe del cibo, cade ben presto e alla fine riesce a convincere anche la sua padrona a interrompere il digiuno.
Dopo questo successo, il soldato prova a sedurre la vedova e, complice l’ancella, vince anche la sua virtù. Per alcune notti i due consumano il loro amore, chiudendosi nel sepolcro così da far pensare a eventuali visitatori che la donna sia ormai morta di dolore.
Intanto, approfittando della mancata sorveglianza, i parenti di uno dei ladri crocifissi riescono a trafugare il cadavere.
Quando il soldato si accorge della croce vuota, sicuro dell’inevitabile punizione, medita il suicidio e chiede alla vedova di essere sepolto accanto al marito.
Ma la vedova, per non perdere oltre allo sposo anche il nuovo amore, convince il soldato ad appendere alla croce vuota il cadavere del marito. E così il giorno seguente tutti si domandano stupiti come il morto sia salito da solo sulla croce.