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La tempesta (Giorgione) descrizione, analisi

La tempesta di Giorgione (1477-1510) è del 1502-1503. Si tratta di un olio su tela, dimensioni 82×73 cm. Attualmente si trova nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Si tratta del dipinto più noto di quest’artista.

Della vita di Giorgione si sa pochissimo e il significato di molti suoi quadri è ancora oscuro per gli studiosi, compreso questo.

Nel breve tempo della sua vita, gli ruotarono attorno pittori celebri come Giovanni Bellini, suo maestro, Leonardo da Vinci e il tedesco Albrecht Dürer, durante i loro soggiorni a Venezia, e Tiziano, il suo allievo più famoso.

La tempesta Giorgione – descrizione

Immerse nella natura troviamo due figure umane. A destra una donna seminuda, che allatta un bambino. È seduta ai margini di un boschetto e guarda verso lo spettatore. A sinistra un giovane la sta osservando. Sono divisi da un piccolo ruscello.

Alle loro spalle, sullo sfondo, gli edifici di una città. Il lampo in lontananza e il cielo carico di nubi annunciano l’arrivo di un temporale. Il bagliore del fulmine aumenta la difficoltà interpretativa: come è possibilie, infatti, che possano convivere nello stesso momento il presagio della tempesta con la tranquilla scena dell’allattamento?

I due personaggi infatti non vivono la situazione in modo drammatico, anzi, sembrano attendere con serenità. Da notare poi la nudità della donna che appare assolutamente inspiegabile nell’atmosfera carica di pioggia.

La tempesta Giorgione Analisi

Elemento fondamentale è il colore, da quelli più scuri ai più chiari, secondo le regole della pittura tonale. Il colore, sovrapposto in leggere velature, offre una tale dolcezza di toni e una tale trasparenza, che le figure umane appaiono immerse nella natura, costituendo con essa un’unica entità.

È ancora il colore a rendere profondo lo spazio, anche senza il ricorso alla prospettiva lineare.

La composizione è equilibrata e accentua il senso di quiete; il cielo nuvoloso distribuisce uniformemente la luce; è riconoscibile però anche una luce di provenienza frontale, che dà particolare evidenza alle figure umane.

Il significato de La tempesta di Giorgione

L’opera è ricca di significati simbolici, ancora non definiti, nonostante sull’argomento siano stati scritti diversi libri. I contemporanei di Giorgione, ad esempio, sostenevano che i due personaggi fossero una zingara e un soldato. Qualcun altro li ha invece interpretati come Adamo ed Eva.

Alcuni studiosi hanno invece avanzato l’ipotesi che si tratti di personaggi di fantasia, forse la trascrizione di un sogno fatto dall’artista. A sostegno di questa tesi c’è il fatto che i raggi X hanno rivelato la presenza precedente di un’altra figura femminile, che si bagnava i piedi nel ruscello, situata al posto del personaggio maschile.

Un’altra possibile spiegazione dell’opera è che il bambino, appena nato, è purificato dall’acqua del battesimo così come la natura è purificata dalla pioggia. Il messaggio dell’opera potrebbe essere allora questo: le avversità nella vita umana, così come le tempeste, non devono suscitare paure, ma possono essere attese con serenità.

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