La volpe e la cicogna favola di Esopo, poi ripresa da Fedro: riassunto, morale e significato.
Riassunto della favola
Un giorno la volpe invitò a cena la cicogna e le offrì del cibo liquido contenuto in un piatto. La cicogna, sebbene avesse molto appetito, non potè gustare nulla, col suo lungo becco. Pur comprendendo l’affronto subito, la cicogna non se ne lamentò con l’ospite sgarbata e se ne andò via senza aver mangiato nulla.
Dopo qualche giorno, per ricambiare, la cicogna invitò la volpe; preparò un vaso dal collo lungo pieno di cibo triturato.
La cicogna, introducendo il becco, si saziava, ma la povera volpe, sebbene affamata, non potè toccare cibo. E poiché la volpe continuava inutilmente a leccare il collo del vaso, la cicogna le disse: «Ognuno deve sopportare con rassegnazione il male di cui ha dato l’esempio».
Morale e spiegazione della favola
Se uno fa del male, c’è pericolo che lo subisca in egual misura. Pertanto, non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te. La morale può essere riassunta nel famoso detto “Chi la fa, l’aspetti”.
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