Laissez faire laissez passer è l’espressione francese che significa “lasciate fare lasciate passare” ed è la parola d’ordine del liberismo economico, la corrente di pensiero economico che ha dominato tutta la storia dell’Ottocento, e che prevede la libera iniziativa e il libero scambio, mentre lo Stato non deve intervenire nella sfera economica.
Che cosa afferma il principio del laissez faire?
La formula Laissez faire laissez passer allude alla libertà di produzione e di scambio: i soggetti economici, produttori e consumatori, devono essere lasciati liberi di agire e di scegliere come credono, perché ogni essere umano è il miglior giudice del proprio interesse; lasciato libero di seguire le proprie inclinazioni e di perseguire “egoisticamente” il proprio tornaconto, egli finisce per fare il bene della comunità.
Esiste infatti un ordine naturale, grazie al quale gli impulsi egoistici si combinano armoniosamente generando la felicità collettiva; si tratta, sostenne Adam Smith, il fondatore dell’economia politica, di una provvidenziale “mano invisibile“, che agisce in modo che l’individuo raggiunga scopi che non erano previsti nelle sue intenzioni.
Lo Stato non deve intervenire nella sfera economica, perché il sistema economico opera spontaneamente sempre al meglio ed è in grado di autoregolarsi, adattandosi alle nuove situazioni che si verificano sul mercato. Lo Stato deve limitarsi a coprire i costi dei servizi istituzionali (difesa dall’esterno, giustizia, ordine pubblico) e delle infrastrutture (viabilità, trasporti). Gli squilibri che si verificano nel sistema economico (sovrapproduzione, disoccupazione, cattivo utilizzo di risorse) sono temporanei, e il mercato può superarli da solo, senza bisogno di alcun intervento statale.
La convinzione che lo Stato non debba intervenire in economia, tipica della concezione liberista, è entrata in crisi con la Grande depressione del 1929 che, partita dagli Stati Uniti, si ripercosse su tutto il mondo. Da allora c’è generale accordo sulla necessità dell’intervento dello Stato nell’economia, attraverso varie manovre, come il sostegno ai redditi bassi, la lotta alla disoccupazione, il credito alle imprese; la discussione riguarda solo l’entità di tale intervento.