Lancillotto e Ginevra sono i protagonisti di un noto romanzo cortese “Lancillotto, o il cavaliere della carretta”, composto da Chrétien de Troyes, durante la seconda metà del XII secolo. Si tratta di una narrazione in prosa scritta su commissione di Maria di Champagne (figlia di Eleonora d’Aquitania e Luigi VII di Francia) e completata da un altro scrittore, Goffredo di Lagny.
Lancillotto o il cavaliere della carretta riassunto
Il romanzo cortese Lancillotto, o il cavaliere della carretta è incentrato sull’amore adultero tra la regina Ginevra, la bellissima moglie del re Artù, e Lancillotto, il più valoroso dei cavalieri della Tavola rotonda.
Ginevra è stata rapita dal perfido Meleagant, figlio del re di Gorre, il regno da cui nessuno fa ritorno, e rinchiusa in una torre. Pur di salvare la donna amata, Lancillotto, su invito di un nano che promette di indicargli la via per il reame di Gorre, non esita a salire con proprio disonore su una carretta destinata a portare i condannati al patibolo (da cui il titolo), esposti al disonore e al pubblico disprezzo.
Ottenute così le indicazioni necessarie, Lancillotto parte per Gorre, che raggiunge con l’aiuto di un anello incantato.
Dopo aver superato vari ostacoli, tra cui il passaggio del Ponte della spada (una lama d’acciaio sottilissima e tagliente, sospesa sopra acque vorticose), Lancillotto giunge al castello di Meleagant, lo vince in duello e ritrova Ginevra. La regina però non vuole saperne di lui perché l’ha visto esitare per un istante a salire sulla carretta dei condannati a morte, gesto che significa la perdita dell’onore: l’amore del cavaliere per la sua dama deve essere privo di esitazione. Ma quando Lancillotto, disperato per il rifiuto, tenta il suicidio, Ginevra non gli nasconde più il sentimento che anch’essa prova per lui: ora è finalmente disposta a ricambiare l’amore e gli si concede.
Lancillotto e Ginevra nella Divina Commedia
Lancillotto e Ginevra sono citati da Dante nel Canto V dell’Inferno, quando Francesca spiega che lei e Paolo leggevano questo libro e, alla scena del bacio tra i due amanti della letteratura, anch’essi si baciarono e iniziarono una relazione adultera.