Laureati del corso di laurea Magistrale in Design Iuav vincono il prestigioso James Dyson Award 2022, nell’edizione italiana.
“Progetta qualcosa che risolva un problema”: questa la sfida del James Dyson Award, il concorso internazionale dedicato ai problem solver del futuro che premia giovani inventori in grado di sviluppare progetti che cambiano la vita delle persone.
Sara Labidi, Giuseppe Campanale, Daniela Bigon, laureati magistrali in Design del prodotto e della comunicazione visiva all’Università Iuav di Venezia, hanno dimostrato di saperlo fare. E hanno vinto l’edizione italiana 2022 del premio con Argo, un dispositivo che aiuta i nuotatori ipovedenti e non vedenti a virare in acqua. L’invenzione ha l’obiettivo di favorire l’autonomia dei nuotatori con disabilità visiva, segnalando la virata e l’orientamento in vasca attraverso precise vibrazioni. Il progetto è nato anche grazie a una forte collaborazione con una nuotatrice agonistica ipovedente, che ne ha individuato le caratteristiche insieme ai designer.
Gli ipovedenti sono 1.5 milioni in Italia e 2.2 miliardi nel mondo, e si affacciano sempre più al mondo del nuoto adattato, visti i suoi vantaggi fisici e sociali. Il modo di comunicare con i nuotatori non vedenti è però molto rudimentale o difficilmente accessibile: Argo risponde a questa esigenza con una tecnologia alla portata di chiunque, indipendentemente dal proprio status socio-economico.
“Un elemento potenzialmente ostile come l’acqua disinnescato da un oggetto che vede, avverte, protegge: abbiamo eletto Argo vincitore perché è una protesi che semplifica la vita di chi non vede e che ha necessità di frequentare l’acqua. Utile quindi per gli atleti, gli amatori e anche per chi in vasca deve andarci per riabilitazione o fisioterapia”, si legge nella motivazione della giuria. Da quest’anno il premio in denaro del Dyson Award è più che raddoppiato: i vincitori italiani 2022 con il progetto Argo riceveranno un riconoscimento in denaro pari a 5.900 euro e accederanno poi alla fase internazionale del concorso, sfidando i progetti provenienti dagli altri Paesi. Il vincitore internazionale – scelto da James Dyson – sarà annunciato il 16 novembre e si aggiudicherà il riconoscimento finale di 35.700 euro.
Il dispositivo Argo
La tecnologia assistiva è composta da tre dispositivi comunicanti: due posizionati a bordo vasca e uno agganciato agli occhialini sulla parte posteriore della testa. Quest’ultimo comunica con il nuotatore attraverso tre piccoli motori a vibrazione contenuti in un’apparecchiatura dalla forma ergonomica; un laser, una fotocellula e un sensore a ultrasuoni da collocare sui bordi opposti della vasca, invece, lo aiutano nell’orientamento lungo il rettilineo della corsia, avvisandolo all’approssimarsi dei galleggianti che delimitano la corsia.
Argo è stato sviluppato come prodotto open source all’interno del Laboratorio misto di design del prodotto e della comunicazione, sotto la guida dei docenti Iuav Medardo Chiapponi, Luciano Perondi e Maximiliano Romero.