Il Leviatano è una figura biblica che ritroviamo nell’Antico Testamento. Si tratta di un mostro marino dalle dimensioni imponenti; una spaventosa bestia dalla ferocia mostruosa e dalla grande forza. È il simbolo della supremazia di Dio – suo creatore – sull’uomo.
Il capitolo 41 del libro di Giobbe (nell’Antico Testamento) fornisce molti dettagli sul Leviatano come creatura marina. Esso è ben protetto da squame; ha denti spaventosi; dalla sua bocca escono fiamme e scintille; dalle narici invece esce fumo.
Niente può sconfiggerlo; non può essere imprigionato, perché spezza il ferro come fosse paglia. Basta guardarlo per rimanere paralizzati dalla paura.
Il mare ribolle sotto il corpo del mostro; lascia dietro di sé una scia luminosa e l’abisso si ricopre di bianca schiuma.
C’è chi ritene che la figura del Leviatano derivi dalla dea babilonese Tiamat, la madre di tutto il cosmo, la dea primordiale degli oceani e delle acque salate. È raffigurata nell’iconografia tradizionale come un serpente marino o un drago.
Secondo altri la figura del Leviatano è mutuata da Sobek, il dio-coccodrillo egizio, padrone delle acque.
Il filosofo inglese Thomas Hobbes (1588-1679) ha dedicato alla figura del Leviatano la sua opera politica più nota, scritta nel 1651, in cui da mostro marino è trasformato a simbolo dello Stato.