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Libertà va cercando ch’è sì cara: parafrasi e significato

Libertà va cercando, ch’è sì cara / come sa chi per lei vita rifiuta. La parafrasi è: (Dante) Va cercando la libertà, che è così cara, come sa chi (Catone Uticense) per lei rifiuta la vita. Sono versi così noti da essere diventati proverbiali.

Chi pronuncia Libertà va cercando…?

Ci troviamo nel canto 1 del Purgatorio della Divina Commedia, vv. 71-72. A pronunciare questi versi è il poeta latino Virgilio rivolgendosi a Catone Uticense presentandogli Dante. Catone Uticense è un personaggio storico realmente esistito e Dante lo colloca come custode del Purgatorio.

Per quale motivo Virgilio dice a Catone: Libertà va cercando, ch’è sì cara / come sa chi per lei vita rifiuta?

Catone Uticense, che esercita le funzioni di guardiano del Purgatorio, ritiene che Dante e Virgilio siano giunti lì dall’Inferno, infrangendo le eterni leggi della giustizia divina. Virgilio allora precisa come il viaggio avvenga per intercessione celeste (vv. 52-54), poi spiega la condizione sua e di Dante (vv. 56-59), infine spiega a Catone i motivi del loro viaggio, alludendo alla ricerca da parte di Dante di quella libertà, la quale è preziosa, e Catone questo lo sa bene se, dopo aver combattuto strenuamente fino all’ultimo in difesa delle libertà repubblicane, piuttosto che sopravvivere alla fine della Repubblica, aveva preferito suicidarsi in Utica pur di non cadere prigioniero nelle mani di Giulio Cesare.

Che tipo di libertà cerca Dante?

La libertà cercata da Dante è la libertà dal peccato (libertà spirituale), cui tende ciascun buon cristiano e ogni anima del Purgatorio.

Per quale tipo di libertà Catone Uticense ha invece combattuto e si è infine suicidato?

La libertà che ha perseguito Catone Uticense nel togliersi la vita è una libertà politica e non spirituale come quella che cerca Dante. Ma per Dante queste due libertà sono equivalenti perché in entrambi i casi si tratta di libertà morale. Ed è proprio perché Catone si è suicidato non per motivi egoistici, ma per ribadire il valore della libertà, che Dante lo mette a guardia del Purgatorio, anche se si è suicidato.

Le parole di Virgilio a Catone (vv.71-72), che per non rinunciare alla libertà scelse di rinunciare alla vita, sono tuttora efficaci per indicare che per l’uomo la libertà resta il più alto tra i valori da difendere a ogni costo.

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