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Linea Gotica: cos’era e dove si trovava

Linea Gotica era la linea difensiva fortificata costruita dai tedeschi in Italia durante la seconda guerra mondiale. Rappresentò il confine tra la Repubblica di Salò e il Regno del Sud, nell’inverno 1944-1945. Fu travolta dall’avanzata degli Alleati dal Sud.

Per dove passava la Linea Gotica?

Andava dal fiume Magra, tra La Spezia e Massa Carrara, a Pesaro, nelle Marche.

Perché fu costruita? A cosa serviva?

Nell’autunno del 1943, subito dopo la firma dell’armistizio di Cassibile (3 settembre 1943) tra l’Italia e le forze anglo-americane, che avevano occupato la Sicilia (10 luglio-17 agosto 1943), il comando tedesco delineò un piano di difesa per rallentare l’avanzata degli eserciti alleati da sud verso il nord della penisola. Punti di forza erano due linee fortificate che tagliavano in due l’Italia, unendo il mar Tirreno all’Adriatico: la Linea Gustav, dal fiume Garigliano a Ortona, e la Linea Gotica. Tra le due, vi erano numerose linee minori.

Caratteristiche

La Linea Gotica era lunga 320 chilometri e sfruttava il terreno montuoso e gli ostacoli naturali (dirupi, fiumi, torrenti, scarsa viabilità) dell’Appennino tosco-emiliano. Lungo il tracciato furono piazzati 479 cannoni, 2375 mitragliatrici, 100 mila mine, circa 4000 casematte e 16 mila postazioni per cecchini. Furono stesi centinaia di chilometri di filo spinato e scavate innumerevoli trincee anticarro. Per realizzarla si utilizzò manodopera locale rastrellata tra i civili e obbligata a lavorare per l’esercito tedesco.

Quando fu sfondata la Linea Gotica?

Sul finire di agosto cominciò l’offensiva alleata, in codice operazione Olive. Dapprima, il 25 agosto 1944, ci fu l’attacco da parte dell’8° Armata britannica, guidata dal generale Oliver Leese, sul versante adriatico, e successivamente dalla 5° Armata americana, guidata dal generale Mark Wayne Clark, tre settimane più tardi sugli Appennini. Dopo diverse battaglie, la Linea Gotica fu definitivamente sfondata il 27 settembre 1944 e le forze alleate avanzarono nella Pianura Padana.

Quali furono le conseguenze per la popolazione?

Furono mesi molto difficili per la popolazione locale, sottoposta da un lato ai bombardamenti degli Alleati, dall’altro ai rastrellamenti, alle rappresaglie e alle requisizioni dei tedeschi, che rapinarono di tutto e non esitarono a compiere efferati eccidi di massa.

Nella loro ritirata verso nord, i tedeschi compirono infatti numerose stragi di civili, sia in Toscana che in Emilia-Romagna. I massacri più efferati furono quelli della strage di Sant’Anna di Stazzema, in Toscana, il 12 agosto 1944, e la strage di Marzabotto, in Emilia, tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944.

 

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