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Lisistrata di Aristofane trama e riassunto

La commedia Lisistrata di Aristofane fu rappresentata alle Lenee, celebrate in onore del dio Dioniso, del 411, nella fase finale della guerra del Peloponneso, la più diffcile per Atene. È tra le più note e più riuscite commedie che Aristofane portò in scena nel corso della sua lunghissima carriera drammaturgica.

Trama

La Lisitrata (colei che scioglie gli eserciti) descrive un colpo di Stato messo in atto dalle donne di Atene e Sparta, guidate dall’ateniese Lisistrata: esse costringono Ateniesi e Spartani a stipulare la pace, ricorrendo allo “sciopero sessuale” come arma di ricatto politico. Con la mediazione della protagonista si conclude infine la pace e la commedia termina allegramente fra canti e danze.

Riassunto

La scena iniziale mostra l’ateniese Lisistrata, che ha convocato alcune amiche ateniesi e una rappresentante delle donne spartane per proporre loro un modo per far terminare la guerra: tutte le donne (che non dimentichiamo erano interpretate da attori maschi) giurano che si faranno belle per rendere più vivo il desiderio dei mariti e poi rifiutarsi di avere rapporti sessuali con loro. Le Ateniesi, inoltre, occuperanno l’Acropoli per impedire ai loro compatrioti uomini di usare il tesoro della Lega attica, che lì è custodito, per finanziare la guerra.

Nella pàrodo entrano in scena due cori, uno costituito da vecchi ateniesi e l’altro da donne: entrambi salgono vero l’Acropoli, le donne per occuparla, i vecchi per tentare di impedirlo. Lo scontro dei due cori è dapprima solo verbale, ma, siccome i vecchi vorrebbero cacciare le donne con il fumo di fascine infuocate, esse li innaffiano con anfore piene d’acqua.

Allo scontro fre i due cori segue l’agone drammatico, in cui Lisistrata si contrappone a un rappresentante del collegio dei probuli, l’organismo che in quella fase della guerra aveva sostituito le normali istituzioni ateniesi.

Entra poi in scena un inviato di Sparta che ammette che anche gli Spartani soffrono come gli Ateniesi e si accorda per iniziare le trattative di pace.

Capito di aver ormai vinto, il coro delle donne comincia a comportarsi gentilmente verso il coro dei vecchi, subito conquistato dal nuovo atteggiamento.

Nell’esodo, gli ambasciatori di Atene e di Sparta, sotto la saggia direzione di Lisistrata, raggiungono un accordo e si recano sull’Acropoli. Qui le Ateniesi pongono fine all’occupazione e tutti insieme, uomini e donne, Ateniesi e Spartani, festeggiano.

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