Lo yoga è una disciplina psicofisica, un metodo attraverso il quale si ottiene il dominio di tutte le forze spirituali e le si guida verso la direzione desiderata. Il suo fine è il raggiungimento della pace interiore, della conoscenza suprema e della liberazione dai legami del mondo e della materia.
Nella sua forma classica, il cammino dello yoga, il rajayoga, si articola in otto gradi, otto gruppi di tecniche che corrispondono ad altrettanti livelli spirituali, suddivisi in due fasi.
La prima fase è quella dello hatha yoga:
- il primo livello è detto yama, comporta il rifiuto della violenza, della falsità, del furto, del piacere sessuale, dell’avarizia;
- il secondo livello, lo niyama, comporta l’osservanza della purezza, della frugalità, dell’ascetismo, dello studio dei testi sacri, della recita di formule sacre, in particolare del mantra per eccellenza, l’OM.
Questi due primi livelli sono preparatori alla vera pratica dello yoga.
- Il terzo livello è asana, lo yoga delle posizioni corrette, della postura da assumere per la meditazione;
- il quarto livello, detto pranayama, ha come obiettivo il controllo del respiro.
La prima fase si conclude con l’annullamento delle funzioni dei sensi, che si raggiunge con il pratyahara.
La seconda fase è quella del raja yoga, lo yoga regale, la parte più alta dello yoga. I tre livelli che la compongono sono:
- il dharana, che ha come obiettivo la concentrazione totale;
- il dhyana, nel quale la mente si innalza verso sfere che trascendono il pensiero;
- il samadhi, nel quale si raggiunge la coincidenza fra pensiero e oggetto del pensiero.