L’usignolo e lo sparviero è una breve favola di Esopo, autore greco vissuto nel VI secolo a.C.
Il contenuto della favola si può così riassumere:
Un usignolo canta su un’alta quercia; uno sparviero affamato lo rapisce. L’usignolo supplica lo sparviero di non mangiarlo; dice di essere troppo piccolo per riempirgli lo stomaco e lo esorta a catturare un uccello più grosso.
Lo sparviero risponde che sarebbe sciocco se lasciasse andare la preda che ha nelle mani, per correre dietro a una preda che non si vede.
La morale
La morale della favola è che sono stolti quegli uomini che, nella speranza di beni maggiori, perdono quanto hanno nelle mani.