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Maccartismo: origini e ragioni

Il maccartismo indica un periodo della storia statunitense nei primi anni Cinquanta del Novecento caratterizzato da un clima persecutorio nei confronti di cittadini americani sospettati di comunismo.

Da dove deriva il termine maccartismo?

Prese il nome dal senatore Joseph Raymond McCarthy (1908-1957).

Cosa accadde durante questo periodo negli Stati Uniti?

Si impose prima come prassi e in seguito come ideologia e dottrina, attraverso una esasperata demonizzazione del comunismo, inteso come un male contagioso da combattere con ogni mezzo.

Negli USA questa guerra ideologica assunse i toni di una fanatica “Caccia alle streghe” condotta contro tutti coloro che manifestavano idee di “sinistra”. Era sufficiente criticare il sistema americano per essere bollati come collaboratori del nemico russo.

Chi furono le vittime?

Negli Stati Uniti venne istituito un Comitato per la lotta alle attività antiamericane. Il Comitato fece indagini e lanciò condanne contro organizzazioni e singoli individui, sospettati di spionaggio e tradimento a favore dell’Unione Sovietica.

Molti intellettuali, attori e registi cinematografici famosi (come per esempio Charlie Chaplin) furono sottoposti a indagine, privati del lavoro ed emarginati, solo perché sospetti di simpatizzare per il comunismo. Tra le vittime di questo clima di intolleranza ci furono i coniugi Julius ed Ethel Rosenberg, accusati di spionaggio nucleare in favore dei sovietici e giustiziati sulla sedia elettrica nel 1953, anche se mancavano prove certe della loro colpevolezza.

Quando terminò il maccartismo?

Pur senza gli eccessi del maccartismo, un forte anticomunismo seguitò a dominare la politica americana, anche sotto il nuovo presidente americano, il generale Dwight Eisenhower (1890-1969), eletto nel 1952, eroe della seconda guerra mondiale e allora comandante delle forze della NATO.

Il nuovo presidente chiamò al governo alcuni degli esponenti più convinti della necessità di una dura contrapposizione militare al comunismo. Tra questi, il vicepresidente Richard Nixon (1913-1994), già stretto collaboratore di McCarthy, e il segretario di Stato John Foster Dulles (1888-1959), fautore di una politica estera rigidamente antisovietica.

Gli eccessi del maccartismo vennero tuttavia mitigati da un esecutivo che, pur condividendone i propositi, ne respingeva gli aspetti più deliranti e oscuri.

Nel 1955 Mc Carthy, essendosi spinto a formulare durissime accuse anche contro diversi ufficiali dell’esercito americano, fu accusato di abuso d’ufficio e obbligato a lasciare la politica. Trascorse gli ultimi anni di vita nell’ombra e nell’alcolismo; morì il 2 maggio 1957.

Il maccartismo oggi

Oggi il termine è rimasto in uso nella polemica politica soprattutto per indicare un orientamento politico fortemente anticomunista.

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