Il Manierismo è il movimento stilistico italiano ed europeo che si colloca tra il 1520 circa e l’ultimo decennio del Cinquecento (ossia tra il culmine del Rinascimento e il preannuncio del Barocco).
Manierismo significato
Il termine deriva da “maniera”: gli artisti lavoravano cioè alla “maniera” dei grandi autori del Cinquecento (Leonardo, Raffaello e Michelangelo).
Manierismo definizione
- L’artista afferma la propria libertà espressiva; per questo la prospettiva e le proporzioni classiche sono abbandonate o interpretate in modo personale.
- Non si vuole imitare la realtà, ma rappresentarla in forme ricercate e artificiose, quindi irreali. I pittori trasformano allora i paesaggi e le figure con prospettive audaci e colori innaturali, spesso sgargianti.
- La tecnica esecutiva è portata a livelli raffinatissimi, in grado di esprimere il virtuosismo dell’artista.
- Le opere figurative rappresentano spesso temi allegorici e narrazioni a soggetto mitologico, che rafforzano il distacco dal mondo reale.
Manierismo arte
Il manierismo si caratterizza nelle opere di artisti, pittori e altri scienziati dell’epoca.
Manierismo in architettura
Nel corso della seconda metà del Cinquecento l’architettura ricerca effetti sempre più sofisticati. Gli architetti manieristi progettano edifici estrosi ed eleganti.
Tra i massimi protagonisti dell’architettura del secondo Cinquecento ricordiamo:
- Giorgio Vasari (1511-1574), che nel 1560 iniziò il palazzo degli Uffizi a Firenze;
- Bartolomeo Ammannati (1511-1592), che intervenne dal 1560 nel Palazzo Pitti a Firenze. Il giardino di Palazzo Pitti ospita la Grotta progettata da Bernardo Buontalenti (1536-1608), un ambiente fantasioso in cui è stato ricreato l’aspetto di una grotta naturale, con sculture, pitture e giochi d’acqua.
A Venezia e nel Veneto lavorano grandissimi maestri: tra essi, l’architetto Andrea Palladio (1508-1580). Egli progetta eleganti ville ispirate ai modelli dell’antichità. Applica con rigore gli ordini architettonici classici, ma riesce nello stesso tempo a ottenere risultati innovativi e originali.
Manierismo in scultura
Gli scultori manieristi realizzano opere eleganti e complesse, caratterizzate da composizioni movimentate e “serpentinate“.
La linea serpentinata segue un ritmo a spirale che la rende simile al movimento del serpente o a quello della fiamma. Lo scopo è quello di animare le figure, renderle inquiete e vibranti. Tra i maggiori scultori manieristi ricordiamo:
- Bartolomeo Ammannati (1511-1592);
- Giambologna (1529-1609);
- Benvenuto Cellini (1500-1571), scultore e orafo abilissimo.
Un centro molto importante per la scultura manierista, ma anche per la pittura, è la corte del re di Francia Francesco I. Egli tra il 1530 e il 1560 circa, chiama presso di sé artisti italiani, fiamminghi e francesi. Ad essi dà l’incarico di decorare il magnifico castello di Fontainebleau, non lontano da Parigi.
Manierismo in pittura
Tra i più importanti pittori manieristi ricordiamo:
- Jacopo Pontormo (1494-1556);
- Rosso Fiorentino (1495-1540);
- Parmigianino (1503-1540);
- Giuseppe Arcimboldi (1527-1593);
- Bronzino (1503-1572).