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Massima espansione dell’Impero romano

La massima espansione dell’Impero romano viene raggiunta sotto l’imperatore Traiano (98-117 d.C.).

L’imperatore Traiano, a differenza dei suoi predecessori, avviò infatti un ambizioso programma di conquiste.

La massima espansione Impero romano sotto Traiano

Tra il 101 e il 106 Traiano conquistò la Dacia, che corrisponde grosso modo all’odierna Romania, dando vita a una nuova provincia. I giacimenti di oro di cui la nuova provincia era ricca servirono a risollevare le finanze pubbliche.

Per commemorare l’impresa, l’imperatore fece erigere, nel Foro che da lui prese il nome, la famosa Colonna Traiana. I rilievi della Colonna raccontano, ancora oggi, le varie fasi delle due guerre vittoriose condotte da Traiano tra il 101 e il 106 per conquistare la Dacia.

Tra il 105 e il 106, Traiano procedette ad annettere all’impero di Roma l’Arabia nord-occidentale, dove passava un’importante via di traffici con l’Oriente.

Tra il 115 e il 117 condusse poi numerose spedizioni contro i Parti, indeboliti da lotte interne. Conquistò così l’Armenia (a est dell’odierna Turchia) la Mesopotamia (l’attuale Iraq), anch’esse integrate come province romane.

La Mesopotamia appena conquistata si ribellò al dominio romano troppo duro e repressivo. Contemporaneamente, nell’anno 117 d.C., esplosero le ribellioni delle comunità ebraiche della Palestina che impegnarono l’esercito romano in una dura repressione e impedirono ogni ulteriore avanzata. Nello stesso anno inoltre morì l’imperatore Traiano, a Selinunte, in Cilicia, mentre era in viaggio verso Roma.

Subito dopo, Roma perse i territori conquistati in Oriente per l’avanzata del Regno dei Parti e da allora non riuscì più a ottenere nuove conquiste militari: la sua spinta espansionistica si era ormai esaurita.

Quanto era esteso l’Impero romano?

L’Impero romano nel periodo della sua massima espansione con Traiano, raggiungeva i 6 milioni di km² e si estendeva in tre continenti: Europa, Asia e Africa.

Il suo centro era il bacino del Mediterraneo, ma si spingeva a ovest fino ad abbracciare l’intera Spagna, e a est fino al Mar Nero (con l’intera regione balcanica), all’Asia Minore, alla Mesopotamia. A nord i domini romani sfioravano l’attuale Scozia, comprendendo tutta l’Europa centro-occidentale; a sud, era romana l’intera fascia costiera del continente africano, dall’attuale Marocco fino all’Egitto.

L’Impero romano nel periodo della sua massima espansione comprendeva quindi molti popoli diversi, ciascuno con la propria lingua, la propria civiltà, le proprie usanze. Roma riuscì a tenere unite in un unico impero tutte quelle regioni, diffondendo ovunque la cultura, la lingua, la moneta e le leggi romane.

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