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Matteo Maria Boiardo vita e opere riassunto

Matteo Maria Boiardo è stato uno dei principali poeti volgari dell’Umanesimo. La sua fama è legata al poema epico-cavalleresco Orlando innamorato.

Matteo Maria Boiardo vita e opere

Matteo Boiardo nasce nel 1441 da Giovanni, conte di Scandiano (Reggio Emilia). A vent’anni si trasferisce alla corte degli Estensi a Ferrara, dove a partire dal 1476 inizia il suo servizio presso il duca Ercole I d’Este.

Nel 1480 è nominato governatore di Modena e nel 1487 di Reggio Emilia. A Reggio si innamora di una dama Antonia Caprara e per lei scrive un canzoniere di liriche, Amorum libri tres (Tre libri degli amori). Il canzoniere è scritto in volgare e si ispira al poeta latino Ovidio, ma in gran parte si riferisce a vicende autobiografiche. Il primo libro parla della gioia per l’amore corrisposto; nel secondo si lamenta per una delusione d’amore; il terzo rievoca, con toni ora dolci ora malinconici, il ricordo e il rimpianto per i momenti felici.

La precedente produzione di Matteo Boiardo sono i Carmina e i Pastoralia, scritte in latino e sono egloghe di ispirazione virgiliana, di carattere encomiastico, dedicati al duca Ercole e alla sua famiglia; invece più tardi compone gli Epigrammata in distici elegiaci, operetta in cui Boiardo narra e condanna la fallita congiura ordita da Niccolò d’Este per impadronirsi di Ferrara. Su sollecitazione del duca Ercole I d’Este, a partire dal 1476, Boiardo inizia a lavorare al suo capolavoro, l’Orlando innamorato.

Nel 1482 erano già completati i primi due libri dell’Orlando innamorato, di 29 e 31 canti. Il terzo fu avviato con molta lentezza: in dieci anni (dal 1484 alla morte, avvenuta il 19 dicembre 1494) ne furono composti solo otto interi e 26 ottave del canto IX.

A questo punto l’Orlando innamorato resta interrotto a causa dell’arrivo in Italia (settembre 1494) del re di Francia Carlo VIII. Quest’ultimo era stato chiamato in aiuto da Ludovico il Moro, signore di Milano, contro il re di Napoli, che appoggiava il rivale di Ludovico, Galeazzo Sforza, come legittimo aspirante al titolo di duca di Milano.

Boiardo, capitano di Reggio, è quindi costretto a interrompere la stesura dell’Orlando innamorato (il poeta registra l’avvenimento nell’ultima ottava da lui lasciata), né avrà più modo di riprenderla a causa della morte sopraggiunta improvvisamente poco dopo a Reggio Emilia, il 19 dicembre 1494. La trama dell’Orlando innamorato sarà ripresa da Ludovico Ariosto nell’Orlando furioso, destinato a maggior successo.

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