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Monarchia assoluta definizione e caratteristiche

La monarchia assoluta è la forma di governo in cui il sovrano ha un potere totale. È il sovrano a nominare o a congedare i suoi consiglieri; è lui a fare le leggi; le cause sono giudicate da tribunali fedeli al re. Tutta la vita interna dello Stato (regioni periferiche, Chiesa, finanze e tassazione, esercito) dipende dal sovrano e dagli uomini da lui nominati e a lui fedeli.

Il monarca assoluto giustifica questo suo totale potere affermando di governare in tal modo per volontà di Dio. Pertanto egli ritiene di non dover giustificare con nessuno il proprio operato: né al popolo, né alle autorità religiose, che devono rispettare le decisioni del re.

Un esempio di monarchia assoluta fu nel Seicento il regno di Luigi XIV (quattordicesimo) di Francia, detto il Re Sole.

La monarchia assoluta promossa dal re di Francia Luigi XIV (quattordicesimo) divenne modello da imitare per molti sovrani europei. I tentativi più riusciti si ebbero nei domini degli Asburgo, nell’elettorato di Prussia-Brandeburgo e nella Russia dei Romanov.

Nella monarchia assoluta le uniche classi sociali a detenere diritti (pur se limitati dal grandissimo potere del re) erano l’alto clero e i nobili; il popolo e la borghesia restavano esclusi da ogni decisione. Si trattava dunque di un sistema molto ingiusto sul piano sociale. Contro di esso si scaglieranno i promotori delle due rivoluzione settecentesche: la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese.

Dalla monarchia assoluta alla monarchia costituzionale

L’opposto della monarchia assoluta, nella storia moderna, fu la monarchia costituzionale, caratterizzata dalla presenza, accanto al re, di altre istituzioni dotate di una propria autonomia (in primo luogo il Parlamento). In essa anche il sovrano deve obbedire a una legge fondamentale dello Stato (la Costituzione).

La monarchia costituzionale nacque in Inghilterra nel XVII (diciasettesimo) secolo in seguito alla Seconda rivoluzione inglese o Gloriosa rivoluzione e al Bill of Rights del 1688-1689.

Dallo Stato assoluto allo Stato democratico

Invece, nell’età contemporanea, il contrario dell’assolutismo sono i sistemi democratici, retti da un principio opposto: non uno solo comanda, ma tutti contribuiscono alla vita politica del proprio Paese.

La piena affermazione degli ideali democratici si è raggiunta nella seconda metà del Novecento, dopo la sconfitta dei regimi dittatoriali e totalitari.

L’Italia è nata come moderna democrazia solo dopo aver sconfitto il regime fascista, responsabile tra l’altro di aver trascianto il Paese nella Seconda guerra mondiale.

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