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Monarchie nazionali in Europa e Italia

Le monarchie nazionali sorsero in Europa a partire dal XIII (tredicesimo) secolo. Si trattava di veri e propri Stati caratterizzati da: accentramento del potere nelle mani del re; un apparato burocratico moderno ed efficiente; un potente esercito permanente formato anche da un gran numero di soldati mercenari, in grado di prevenire o reprimere eventuali ribellioni; infine, rispetto agli imperi del passato come l’impero romano e l’impero carolingio, popoli che condividevano la stessa lingua e la stessa cultura.

Per conservare il potere, tuttavia, era necessario che il sovrano mantenesse la pace sociale, attraverso un delicato rapporto di equilibri fra i diversi gruppi sociali. Il re doveva quindi trovare un’intesa con la nobiltà, il clero e la borghesia mercantile, un ceto, quest’ultimo, che nel corso del Trecento acquistò un peso sempre maggiore, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista politico.

Per questo motivo fra il XIV (quattordicesimo) e il XV (quindicesimo) secolo nacquero le prime assemblee. Le assemblee erano organismi consultivi che assistevano il re nelle sue attività di governo. Riunivano i rappresentanti del clero e della nobiltà e, in un secondo tempo, anche quelli della borghesia. Queste assemblee si chiamavano in modi diversi: Stati generali, in Francia; Parlamento, in Inghilterra; Cortes, in Spagna.

Monarchie nazionali in Europa e in Italia

Le prime monarchie nazionali si costituirono in Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Danimarca, Svezia.

Un caso del tutto particolare era poi rappresentato dall’Italia, che rimase per secoli divisa tra cinque potenze principali: il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Firenze, lo Stato pontificio e il Regno di Napoli.

Infatti, in Italia, al contrario, i signori, i principi dei vari piccoli Stati erano tutti sufficientemente forti per resistere e difendersi dagli attacchi degli altri, e nessuno, però, tanto potente da imporre il proprio volere su tutta l’Italia. Per questo, e per secoli, l’Italia non raggiunse l’unità.

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