Il monsone è un vento stagionale tipico dell’Oceano Indiano. Influenza fortemente il clima.
Monsone invernale
D’inverno, di solito da novembre a marzo, è asciutto e soffia dalla terra verso il mare, determinando la stagione secca.
Monsone estivo
D’estate, di solito da maggio ad agosto, soffia dal mare verso la terra e porta l’umidità raccolta per evaporazione dal mare, determinando così la stagione delle piogge (piogge monsoniche).
Piogge monsoniche
Le piogge monsoniche sono molto intense e violente; spesso provocano gravi danni. Tuttavia l’intera vita dell’India è condizionata dal monsone: coltivazioni del terreno, trasporti per terra, accumulo di scorte d’acqua. Pertanto, se da un lato le piogge monsoniche rappresentano un grave pericolo di catastrofiche inondazioni, dall’altro rappresentano un fattore di fertilità.
Perché si forma il monsone?
Sono state avanzate molte ipotesi, ma nessuna sembra ancora essere riuscita a spiegare in modo completamente soddisfacente il fenomeno.
Ciò che più colpisce è il cambiamento di direzione, dalla terra al mare, e poi, improvvisamente, dal mare alla terra.
In tutto ciò contano certamente svariati fattori:
- la presenza, a nord, delle montagne più alte del mondo (la catena dell’Himalaya) e, a sud, di una grande massa d’acqua (l’Oceano Indiano);
- un susseguirsi di zone molto diverse, a clima molto rigido a nord, verso la Siberia, e torride a sud, verso l’Arabia.
Le differenze di temperatura che periodicamente si instaurano nell’atmosfera, sulle terre emerse e sui mari provocherebbero vortici di venti.