Home » Arte » Mosè di Michelangelo a San Pietro in Vincoli, Roma

Mosè di Michelangelo a San Pietro in Vincoli, Roma

Il Mosè di Michelangelo Buonarroti (1475-1564) è una straordinaria opera di questo grande artista, tra i più grandi di tutti i tempi. È una delle opere più conosciute al mondo, sia per la somiglianza del corpo scolpito col corpo umano, sia per la solennità e la maestosità che il personaggio biblico trasmette allo spettatore.

Il Mosé Michelangelo quando lo realizzò?

Michelangelo Buonarroti realizzò il suo Mosè, in marmo di Carrara, tra il 1513 e il 1515. La statua è alta 235 centimetri.

Dove si trova?

In un primo tempo il Mosè doveva far parte dell’imponente monumento funebre di papa Giulio II della Rovere (1503-1513) nella Basilica di San Pietro in Vaticano. In un secondo tempo la statua di Mosè è stata collocata nella Chiesa di San Pietro in Vincoli a Roma, al centro della tomba di papa Giulio II della Rovere.

Cosa rappresenta?

Rappresenta il profeta comandato da Dio di liberare gli Ebrei dalla schiavitù in Egitto, con le Tavole della Legge sotto il braccio destro, mentre volge improvvisamente il capo verso destra. Per un approfondimento leggi Mosè, il fondatore della religione ebraica.

Mosè di Michelangelo descrizione

Mosè ha un fisico possente. Lo sguardo è intenso, sembra esprimere il suo disappunto nei confronti del popolo ebreo che ha rinnegato Dio mentre egli, sul monte Sinai, stava per ricevere le Tavole della Legge, ora nella sua mano destra. La gamba destra è posata per terra, mentre la sinistra è appoggiata con la sola punta del piede. È seduto su una cattedra, per sottolineare l’importanza del suo compito in qualità di mediatore tra il popolo d’Israele e Dio.

Le dita della mano sinistra arricciano la folta e lunga barba, che fluisce fino al grembo con tormentate ciocche serpentine scolpite con l’aiuto di strumenti a percussione e col “trapano a manovella”, utilizzato da Michelangelo soprattutto nelle opere giovanili. Lo storico dell’arte Giorgio Vasari scrisse che la barba era stata scolpita con una perfezione tale da sembrare più «opera di pennello che di scalpello».

Il Mosè di Michelangelo perché ha le corna?

Sulla testa di Mosè sembra che vi siano due corna, che spuntano tra le ciocche ribelli della chioma ricciuta. In verità sono due fasci di luce che escono dalla sua fronte, a significare la luminosità del suo volto dopo aver incontrato Dio sul Monte Sinai, e aver ricevuto le Tavole della Legge. L’equivoco potrebbe essere partito dal versetto del Libro dell’Esodo (34,29), dove la parola ebraica karan (raggi) è stata confusa con keren (corna), generando così la presenza dell’originale dettaglio nella statua.

 

Ultimi articoli

Giochi

Sullo stesso tema