Nike di Samotracia è una delle opere più famose e affascinanti dell’arte ellenistica (323 a.C.-31 a.C.). Fu scoperta nel 1863 su un promontorio dell’isola di Samotracia, un’isola greca situata nel nord-ovest del mar Egeo, durante la spedizione dell’archeologo Charles Champoiseau.
La Nike di Samotracia dove si trova?
Dal 1867 si trova presso il Museo del Louvre, a Parigi; è collocata in cima a una scalinata (Scala Daru), in posizione scenografica e strategica per il grande passaggio di visitatori.
La Nike di Samotracia descrizione
La Nike alata rappresenta la dea alata della vittoria (Nike vuol dire infatti vittoria) figlia del titano Pallante e della ninfa Stige.
La Vittoria di Samotracia venne realizzata per celebrare le vittorie della flotta della città di Rodi, nota per aver combattuto nella battaglia dell’Eurimedonte (190 a.C.) a fianco di Roma e di Pergamo, contro la flotta di Antioco III, re di Siria, comandata da Annibale.
L’imponente scultura risale al 190 a.C., è in marmo pario ed è alta 295 cm. Apparteneva all’impianto scenografico di una fontana sacra collocata nel Santuario dei Grandi Dei, nell’isola di Samotracia. Non si conosce il nome dell’autore, ma alcuni studiosi pensano che possa essere attribuita allo scultore greco Pitòcrito, dal momento che sul luogo del ritrovamento della statua è stato ritrovato un frammento di firma dell’artista.
L’opera ritrae la dea alata della vittoria (rinvenuta senza testa e senza braccia) nel momento in cui si posa sulla prua di una nave per annunciare ai soldati la vittoria imminente. Lo scultore ha fissato proprio l’istante nel quale il piede destro si appoggia, mentre la gamba sinistra è ancora sollevata.
Il leggero chitone che ricopre la Nike alata è mosso dall’aria e, spinto all’indietro, aderisce alla figura, lasciandone intravedere le forme, ritratte con grande accuratezza. Le ali spiegate contribuiscono ad accentuare il dinamismo del corpo, un poco sbilanciato in avanti mentre sta ritrovando l’equilibrio atterrando sulla prua di una nave.