I nomi invariabili nella lingua italiana: quali sono, regole, esempi. Qui di seguito troverete degli esempi di nomi invariabili per comprendere meglio l’argomento
I nomi invariabili sono così detti perché mantengono la stessa forma al singolare e al plurale.
Si può capire se un nome invariabile è usato nella forma singolare o nella forma plurale dall’articolo, da un aggettivo o da altre parti del discorso a esso riferite, che concordano nel numero con il nome.
Sono invariabili:
- tutti i nomi monosillabi terminanti in vocale: la gru / le gru; lo sci / gli sci; il re / i re;
- i nomi polisillabi terminanti in vocale accentata: la virtù / le virtù; l’oblò / gli oblò; la città / le città;
- i nomi che hanno il singolare in -i: l’analisi / le analisi; il brindisi / i brindisi; la crisi / le crisi;
- alcuni nomi maschili in -a: il vaglia / i vaglia; il boa / i boa; il cinema / i cinema; il sosia / i sosia;
- alcuni nomi femminili in -o: la foto / le foto; la biro / le biro;
- i nomi femminili in -ie: la specie / le specie; la serie / le serie;
- i nomi che terminano in consonante o di origine straniera: il film / i film; il computer / i computer; il referendum / i referendum; il kimono / i kimono.