Oceano Pacifico è l’oceano più grande del mondo. È talmente grande che da solo è più vasto di tutte le terre emerse messe insieme. Oltre a essere l’oceano più esteso è anche l’oceano più profondo del mondo. La profondità massima è di 11 000 metri che raggiunge nella Fossa delle Marianne, il punto più profondo di tutti gli oceani.
Oceano Pacifico descrizione e caratteristiche
Forma numerosi mari, tra cui quello di Bering, di Ohotsk e del Giappone.
Separa l’America da Asia e Australia ed è costellato dalle centinaia di arcipelaghi che formano l’Oceania insieme all’Australia, alla Nuova Zelanda e a Papua Nuova Guinea. L’Equatore lo divide in settentrionale e meridionale.
A causa dei movimenti delle placche, l’Oceano Pacifico si va restringendo.
Lungo i suoi margini vi è una lunga serie di fosse oceaniche (dove si toccano le maggiori profondità del mondo) e di isole vulcaniche: è la cosiddetta Cintura di fuoco, lungo circa 40 000 km, che delimita le zone in cui avvengono i terremoti e le eruzioni vulcaniche più violenti e distruttivi di tutto il pianeta.
Al centro dell’Oceano Pacifico si trova un’isola di spazzatura, la Great Pacific Garbage Patch, cioè la Grande chiazza di immondizia (perlopiù costituita da plastica) del Pacifico, proveniente da tutto il mondo e creata dalle correnti oceaniche; la sua estensione è 5 volte l’Italia.
Chi ha scoperto l’Oceano Pacifico?
A scoprire l’Oceano Pacifico fu l’esploratore spagnolo Vasco Núñez de Balboa. Egli nel 1513 penetrò nell’odierno Panama e per la prima volta vide le acque di un grande mare, fino ad allora sconosciuto: lo chiamò “Mare del Sud”. Invece il primo a raggiungerlo via mare nel 1520 fu il navigatore portoghese Ferdinando Magellano, al servizio del re di Spagna Carlo V.
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