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Olympe de Gouges, la prima femminista della storia

Olympe de Gouges (1748-1793) scrittrice e autrice teatrale francese, attiva durante la Rivoluzione francese e ghigliottinata a 45 anni durante il Terrore. A lei si deve la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne) in cui proclamava l’uguaglianza tra uomini e donne dal punto di vista sia sociale che politico.

Che cosa ha fatto Olympe de Gouges, la prima femminista della storia?

Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze, nasce il 7 maggio 1748 a Montauban, oggi nel dipartimento di Tarne e Garonna. Figlia naturale del poeta e marchese Lefranc de Pompignan, viene riconosciuta e allevata da Pierre Gouze, di professione macellaio.

Nel 1765 si sposa e ha un figlio, Pierre, ma rimane vedova poco più tardi. Dopo la morte del marito, si trasferisce a Parigi dalla sorella e cambia il suo nome in Olympe de Gouges. Comincia a scrivere commedie, tra le quali L’Esclavage des Noirs (1792) contro la schiavitù, che la rende famosa e le costa pure la prigione.

Dal 1788 comincia a occuparsi anche di politica e scrive opuscoli e pamphlet patriottici, come la Lettera al Popolo e le Osservazioni patriottiche, in cui si dichiara favorevole a una monarchia costituzionale.

Nel 1791 pubblica la Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne (Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina), che polemicamente ricalca la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 26 agosto 1789, poiché rivendica il riconoscimento di tutti i diritti già concessi agli uomini, per i quali anche le donne hanno lottato, prendendo parte attivamente a tutte le fasi della rivoluzione. Con essa Olympe si rivolge alla regina Maria Antonietta e sostiene che la Dichiarazione del 1789 “dimentica” le donne, le quali possono essere giudicate e condannate a morte come gli uomini, ma non godono degli stessi diritti civili e politici.

Nel 1792 aderisce alla fazione girondina e si oppone all’uccisione del re Luigi XVI; denuncia Marat per le stragi del 2 e 3 settembre 1792, quando migliaia di persone furono massacrate a Parigi e in provincia; accusa Robespierre di aspirare alla dittatura. In seguito si oppone alle leggi giacobine con scritti che vengono censurati.

Il 6 agosto 1793 viene accusata per le sue posizioni politiche e condotta in carcere. Il 3 novembre viene ghigliottinata a Parigi per volere di Robespierre «per aver dimenticato le virtù che convengono al suo sesso» ed «essersi immischiata nelle cose della Repubblica».

Mentre a Parigi Olympe de Gouges rivendicava i diritti delle donne sul piano politico e sociale, a Londra si levava la voce di Mary Wollstonecraft (1759-1797), una giovane e anticonformista scrittrice inglese, che non venne mai a contatto diretto con de Gouges, pur operando nella stessa epoca storica.

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