Confronto tra Orlando furioso e Orlando innamorato per scoprire quali sono le differenze e le analogie tra i due poemi.
L’Orlando furioso di Ludovico Ariosto (1474-1533) nasce come seguito e completamento dell’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo (1441-1494) rimasto interrotto, per la morte dell’autore, al nono canto del terzo libro.
Che cosa accomuna l’Orlando furioso e l’Orlando innamorato?
Innanzitutto entrambi i poemi sono ambientati nello stesso periodo storico: d’altronde, come già detto, l’Orlando furioso di Ariosto è la prosecuzione dell’Orlando innamorato di Boiardo, narrando vicende legate all’epopea di Carlo Magno mescolate con situazioni amorose e fiabesche, tipiche dei romanzi cortesi del ciclo bretone. Ariosto riprende le vicende del poema precedente citandolo esplicitamente nel Canto I.
Poi, il personaggio principale è lo stesso: si tratta di Orlando. Anche il tema alla base dei due poemi è identico: l’Amore e l’incapacità umana a contrastarlo. Tuttavia nel Furioso, il tema dell’amore è portato all’esasperazione (Orlando impazzisce per amore di Angelica, e da qui il titolo di Orlando furioso dato all’opera di Ariosto).
Entrambe le opere sono dedicate agli Estensi: Boiardo la dedica ad Ercole d’Este e Ariosto a Ippolito d’Este.
Proseguendo, passiamo allo schema metrico: è uguale in entrambe (ABABABCC, tre distici di endecasillabi a rima alternata e un distico finale a rima baciata); ogni stanza poi è divisa in 8 versi.
Quali sono le differenze tra l’Orlando furioso e l’Orlando innamorato?
Se il Furioso di Ariosto nasce come un innesto sull’Innamorato di Boiardo, grande invece è la differenza di mentalità e di visione del mondo. L’epoca di Matteo Maria Boiardo era ancora pervasa dall’ottimismo e dalla fiducia nell’uomo, che si considerava artefice del proprio destino. Ludovico Ariosto si trova invece a vivere in un’epoca storica profondamente cambiata. Nella scelta di proseguire le vicende dell’Orlando innamorato, preferisce portare alla luce la loro vera natura, quella di uomini comuni.
Diversa è quindi l’atmosfera culturale e politica, non più basata sulla fiducia nell’uomo ma intrisa di pessimismo. L’ironia è lo strumento con cui Ariosto esprime la sua visione. Infatti essa permette di mettere a nudo ogni condizione umana: i loro ideali e i loro valori sono illusori e ingannevoli e causa di follia.
Infine, la lingua nelle due opere è diversa. L’Orlando innamorato è il risultato di una commistione di forme letterarie, forme latineggianti e forme settentrionali e mette in mostra l’uso di diversi registri linguistici; l’Orlando furioso, soprattutto attraverso il processo delle tre edizioni del 1516, del 1521 e del 1532 viene invece regolarizzato alla norma linguistica del toscano letterario, secondo gli indirizzi delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo.