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Orogenesi significato – L’origine delle montagne

Orogenesi significato: insieme dei processi che determinano la formazione delle montagne.

La montagna è una massa di terra e roccia di altezza variabile, ma comunque superiore a 600 metri sul livello del mare.

Le montagne si presentano spesso raggruppate in un insieme di rilievi separati l’uno dall’altro da valli: questo insieme di montagne si chiama catena montuosa.

Invece, i rilievi che si presentano compatti, senza valli che li separino, sono definiti massicci (ad esempio, il massiccio del Gran Sasso, in Abruzzo).

Il processo di orogenesi è iniziato milioni di anni fa e l’attuale intensa attività sismica e vulcanica denuncia un movimento terrestre ancora in atto.

Orogenesi significato: come si formano le montagne

Come nascono le montagne? Come si sono formate le montagne?

Alcune montagne sono nate per sollevamento e corrugamento della crosta terrestre.

Altre, come le Dolomiti, si sono formate da potenti spinte che hanno sollevato il fondo marino. Per questo motivo si possono trovare nelle rocce resti fossili di animali marini.

Infine, altre montagne si sono formate per eruzione vulcanica. In questo secondo caso, la lava incandescente a contatto con l’aria si è solidificata ed è diventata roccia. Questa, strato dopo strato, ha dato origine a una montagna.

Le montagne si trasformano nel tempo

L’aspetto delle montagne non rimane immutato nel tempo. La pioggia trascina a valle terriccio e piccoli sassi; il vento e il ghiaccio sgretolano la roccia. Questo fenomeno si chiama erosione e nel corso del tempo, molto lentamente, trasforma le montagne.

Ecco perché le montagne più antiche sono più basse e tondeggianti, mentre i rilievi più giovani sono più alti e con cime aguzze e fianchi ripidi.

Le montagne più elevate

In Europa tutte le montagne più elevate si trovano nel Caucaso (l’Elbrus, 5642 m, è la montagna più alta) e sulle Alpi (Monte Bianco, 4807 m). Più basse quelle della Penisola Iberica, nella Sierra Nevada (Mulhacén, 3482 m) e nei Pirenei (Pico de Aneto, 3404 m); Carpazi e Balcani hanno vette tra i 2500 e i 3000 metri.

In Asia le cime più alte sono tra Hindukush e Himalaya, dove moltissime superano i 7000 metri e molte gli 8000 metri (Everest, 8848 m). Altre catene elevate sono i monti Elburz (Damavand, 5670 m) e i monti dell’Armenia (Ararat, 5137 m).

In Africa, invece, le montagne più alte sono vulcani recenti (Kilimangiaro, 5895 m) sorti lungo la Rift Valley, molte vette dei monti etiopici e alcune sui monti dell’Atlante, intorno ai 4000 metri.

In America, nelle Ande, molte cime superano i 5000 e i 6000 metri.

Anche l’Antartide ha le sue grandi montagne (Vinson, 5140 m).

La flora e la fauna di montagna

Oltre i 3000 metri, cioè appena sotto il ghiacciaio, crescono muschi e licheni (piccole piante che si attaccano alle rocce); non ci sono animali.

Tra i 3000 e i 2000 metri si trovano arbusti come il pino mugo, il rododendro, la stella alpina. Qui si trovano camosci, stambecchi, marmotte e aquile.

Tra i 2000 e i 1000 metri crescono le aghifoglie, cioè gli alberi con le foglie a forma di aghi come abeti, larici e pini. Qui vivono lupi, cervi e falchi.

Sotto i 1000 metri sono diffuse le latifoglie (piante a foglia larga), come castagni, querce, faggi. Ci vivono scoiattoli, volpi, cinghiali.

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