La pace di Costanza è l’accordo stipulato nella città di Costanza il 25 giugno 1183, tra l’imperatore del Sacro Romano Impero Federico Barbarossa e i rappresentanti delle città che costituivano la Lega Lombarda.
Fu firmata sette anni dopo la battaglia di Legnano (29 maggio 1176), nella quale le truppe imperiali vennero duramente sconfitte e lo stesso imperatore rischiò di morire nella mischia.
La pace di Costanza realizzava una sorta di compromesso con i Comuni. I Comuni, infatti, riconobbero formalmente la sovranità dell’imperatore ma mantennero una larghissima autonomia.
Federico Barbarossa riconobbe alle città della Lega Lombarda numerose prerogative sul piano politico e amministrativo; si astenne dal nominare il podestà, riconoscendo la piena legittimità dei consoli nominati dai Comuni. I consoli, tuttavia, dovevano prestare giuramento di dedizione all’imperatore e ricevere da lui il mandato.
In cambio l’imperatore avrebbe ricevuto un’indennità a intervalli regolari; la fornitura di cibo per le truppe imperiali e di foraggio per i cavalli, quando fosse sceso in Italia.
Infine, conservava il diritto di giudicare in appello su tutte le cause considerate rilevanti.