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Pantheon di Roma – descrizione, storia, curiosità

Il Pantheon di Roma fu costruito nel Campo Marzio, luogo in cui, secondo la tradizione, Romolo, il fondatore di Roma, ascese al cielo. La zona era quindi un’area sacra e ogni anno vi si commemorava la scomparsa del fondatore di Roma. Oggi è pressoché intatto dopo quasi due millenni.

Chi ha costruito il Pantheon di Roma?

Un primo Pantheon – termine che in greco significa proprio “tempio di tutti gli dèi” – era stato fatto edificare nel 27 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa (63 a.C. – 12 a.C.) amico e genero dell’ imperatore Augusto. Sull’architrave si legge infatti M • AGRIPPA • L • F • COS • TERTIUM • FECIT ossia Marcus Agrippa, Lucii Filius, Consul Tertium Fecit (Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, lo fece).
Poiché era stato molto danneggiato da alcuni incendi, l’imperatore Adriano (117 d.C.-138 d.C.) decise di ricostruirlo, e questo avvenne tra il 120 e il 130 d.C.

Pantheon – descrizione

Il Pantheon è un tempio particolare poiché non ha la pianta rettangolare come la maggior parte dei templi greci, etruschi e romani, bensì circolare.

Attualmente l’edificio è interamente visibile anche dall’esterno, ma quando fu costruito, il porticato si affacciava su una lunga piazza ed era affiancato da portici che nascondevano il resto del monumento; inoltre essendo il terreno circostante più basso di tre metri, anteriormente non era possibile vedere la cupola: lo stupore perciò era enorme quando il visitatore entrava e vedeva una costruzione circolare con una stupenda cupola a cassettoni.

Gli elementi che costituiscono il Pantheon sono: un prònao composto da tre file di otto colonne e sormontato da un timpano; un ampio corpo cilindrico; una cupola emisferica, che presenta al culmine un’ampia apertura circolare di 8,92 metri di diametro e cinque file concentriche di 28 cassettoni di misura decrescente verso l’alto: la superficie così mossa produce continui giochi di luci e di ombre.

Il Pantheon ha un diametro pari all’altezza dell’edificio, che è così idealmente circoscritto ad una sfera: ciò evidenzia la volontà di creare uno spazio perfetto.
Nel muro perimetrale, spesso sei metri, sono scavate sette nicchie. Il loro prospetto è formato da colonne architravate, che sembrano sorreggere esse stesse l’enorme peso della cupola.
È un segnale che l’architettura romana aspira, nell’età imperiale, a destare meraviglia.

Il tempio fu trasformato in chiesa nel 609 con il titolo di Santa Maria ad Martyres. Nel 663 la copertura di bronzo dorato della cupola fu tolta dall’imperatore bizantino Costante II. Nel 1635 il papa Urbano VIII, della famiglia Barberini, tolse gli ultimi resti dei bronzi; da qui il celebre detto: «Ciò che non fecero i barbari, lo fecero i Barberini».

Qual è la particolarità del Pantheon di Roma?

La grande cupola, con i suoi 43,44 metri di diametro, è la più grande del mondo romano. Essa ha il pregio di sostenersi solo sul corpo cilindrico. È realizzata in cemento, alleggerito con pietra pomice e dai lacunari (gli incavi interni di forma quadrangolare).

Perché quando piove non entra acqua dal buco del Pantheon?

Quando piove, l’apertura crea un “effetto camino” cioè una corrente d’aria ascensionale che porta alla frantumazione delle gocce d’acqua, così anche quando la pioggia è battente, la sensazione è che all’interno piova meno; sensazione rafforzata dal fatto che i fori di drenaggio sia centrali che laterali sul pavimento impediscono il formarsi di pozzanghere.

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Chi è sepolto nel Pantheon di Roma?

Nel Pantheon vi sono, tra le altre, le tombe di Raffaello Sanzio, e dei primi re d’Italia, Vittorio Emanuele II, Umberto I, suo figlio, e la moglie di questi, la regina Margherita di Savoia, la prima regina consorte d’Italia.

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