Papa Alessandro VI Borgia (pontificato 1492- 1503), al secolo Rodrigo Borgia (1° gennaio 1431-18 agosto 1503). Rappresenta nella tradizione storiografica, l’incarnazione dei peggiori vizi: ambizione, violenza, lussuria.

Era dedito alle orge; mandò a nozze tre volte sua figlia Lucrezia Borgia per stringere utili alleanze politiche; ebbe un imprecisato numero di figli (tra cui i famosi Cesare e Lucrezia) da amanti diverse, tra le quali si ricordano Vannozza Cattanei e Giulia Farnese.

La carriera di Rodrigo fu favorita dallo zio, Alfonso Borgia, vescovo di Valencia, eletto papa nel 1455 con il nome di Callisto III. Grazie allo zio, a soli ventidue anni Rodrigo fu eletto cardinale. Fu poi nominato governatore della Marca di Ancona e vice cancelliere della Chiesa.

L’accumulo delle cariche gli consentì di acquisire un enorme potere politico, oltre che straordinarie risorse finanziarie. Di questa ricchezza si servì per comprare palesemente molti voti di cardinali.

Divenuto pontefice nel 1492, papa Alessandro VI scelse i suoi collaboratori tra i parenti più stretti (il figlio Cesare, cugini e nipoti), insignendoli di cariche prestigiose. Fu pubblicamente attaccato dal frate domenicano Girolamo Savonarola, ma egli lo scomunicò (1497) e lo condannò al rogo (1498).

Sotto il suo pontificato si verificò l’importantissimo avvenimento della scoperta dell’America e due anni dopo fu chiamato per fare da arbitro tra Spagna e Portogallo per l’attribuzione di nuove terre (vedi Bolle Inter Caetera).

Morì il 18 agosto 1503, dopo un banchetto, probabilmente avvelenato. Con la sua morte, suo figlio Cesare Borgia dovette rinunciare ai suoi feudi in Romagna, minacciato dal nuovo papa Giulio II (Giuliano della Rovere), antico rivale del padre.

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