Pasquetta o Lunedì dell’Angelo è il lunedì dopo Pasqua. In questo giorno si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro.
Nel Vangelo si racconta che il primo giorno della settimana, di buon mattino, Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe e Salomè si recarono al sepolcro dove Gesù era stato sepolto, dopo la crocifissione.
Volevano imbalsamarne il corpo, come era d’uso fare a quel tempo, perciò con sé le tre donne recavano olii aromatici. Giunte però davanti alla tomba, trovarono rimosso il masso che ne chiudeva l’accesso.
Le tre donne erano smarrite e preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo. In quell’istante apparve un Angelo che disse loro di non avere paura: Gesù il crocifisso era risorto come aveva detto (Vangelo di Marco 16, 1-7). Poi, le invitò ad andare ad annunciare la notizia agli Apostoli ed esse si precipitarono a farlo.
Il primo giorno della settimana (come il Vangelo riporta) nella tradizione ebraica corrisponde alla domenica. La tradizione ha voluto però che questi fatti fossero spostati dalla mattina di Pasqua al giorno successivo.
Il Lunedì di Pasqua, detto comunemente Pasquetta, non è giorno di precetto per i cattolici, fatta eccezione per la Germania e altri Paesi di lingua tedesca.
Lo Stato italiano ha introdotto il Lunedì di Pasqua come festività civile a partire dal secondo dopoguerra.
In Italia c’è la tradizione di trascorrere il giorno di Pasquetta in gita o a fare una scampagnata in compagnia di amici e parenti. Una interpretazione di questa tradizione potrebbe essere che si vogliano ricordare i discepoli diretti a Emmaus. Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù apparve a due discepoli in cammino verso Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. Per ricordare quel viaggio, si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampaganta “fuori le mura” o “fuori porta”.