Le pianure in Italia occupano circa il 23% del territorio. Sono densamente popolate e urbanizzate; in esse si concentra la maggior parte delle attività agricole ed economiche del Paese.
Pianura Padana
La Pianura Padana è la più estesa tra le pianure italiane.
A ovest e a nord è delimitata dalla catena alpina e prealpina, a sud dai rilievi appenninici e a est dal mar Adriatico.
La Pianura Padana è composta dalla pianura piemontese-lombarda, dalla pianura veneto-friulana e dalla pianura emiliano-romagnola.
La Pianura Padana è di origine alluvionale. Infatti si è formata nel corso di milioni di anni per il continuo deposito di detriti portati a valle dal Po, dai suoi affluenti alpini e appenninici e da altri fiumi.
Pianure in Italia centrale
Nell’Italia centrale le pianure si trovano lungo le fasce costiere e non presentano estensioni rilevanti.
Le pianure più fertili e abitate sono la Pianura pisana, la Maremma toscana, l’Agro Romano e l’Agro Pontino.
La Pianura Pisana e la Maremma toscana sono anch’esse di origine alluvionale. La Maremma in passato era una distesa paludosa. Grazie alle opere di bonifica realizzate è oggi una pianura con una agricoltura fortemente sviluppata.
Anche l’Agro Pontino e l’Agro Romano, sulle coste laziali, erano coperte di paludi malsane e poi bonificate nel secolo scorso.
Pianure in Italia meridionale
Nell’Italia meridionale si trovano la pianura campana, la piana del Sele, il Tavoliere delle Puglie, la penisola salentina e la piana di Sibari.
Il Tavoliere delle Puglie è la seconda pianura d’Italia per estensione. Si trova sul versante adriatico della penisola, compreso tra il promontorio del Gargano e l’altopiano delle Murge. Il Tavoliere si è formato per sollevamento del fondale marino ed è attraversato da corsi d’acqua a carattere torrentizio.
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