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Piccolo mondo antico di Fogazzaro, riassunto

Piccolo mondo antico (1896) è il capolavoro di Antonio Fogazzaro (1842-1911). È il primo romanzo di una trilogia: ad esso seguiranno Piccolo mondo moderno (1900) e Il Santo (1905). Qui i riassunti dei tre romanzi che compongono la trilogia: Piccolo mondo antico, Piccolo mondo moderno e Il Santo.

Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro: riassunto

Il romanzo Piccolo mondo antico, pubblicato nel 1896, è ambientato negli anni tra il 1852 e il 1859. Ha come sfondo la zona della Valsolda, sulla sponda italiana del lago di Lugano, allora occupata dagli Austriaci.

In quegli anni difficili (sono gli anni di preparazione della Seconda guerra d’indipendenza) e in quei luoghi dove Fogazzaro aveva trascorso l’infanzia, si svolge la vicenda dell’amore di Franco Maironi e Luisa Rigey che è centrale nel romanzo.

Franco, discendente da una nobile famiglia, ma liberale e fervente cattolico, contro la volontà della nonna, la filoaustriaca marchesa Maironi, sposa Luisa, una giovane borghese di idee liberali, fiera e indipendente, che nel suo lucido razionalismo, non condivide, pur essendo anch’essa cattolica, la completa dedizione alla fede religiosa del marito.

Nella casa di Piero Ribera, un vecchio liberale zio di Luisa, la vita dei due giovani sposi trascorre serena, allietata dalla nascita di Maria, la bimba che lo zio Piero chiama affettuosamente Ombretta Pipì.

Il contrasto tra le idee religiose degli sposi si palesa dolorosamente in occasione della scoperta del testamento del padre di Franco: in nome della carità religiosa, Franco non intende produrre il documento per non disonorare la nonna, colpevole d’averlo occultato. Il senso di giustizia spinge invece Luisa ad agire. Partito Franco per il Piemonte in cerca di lavoro, Luisa decide di affrontare la marchesa. Ma, durante la sua assenza, la piccola Ombretta, giocando sulla darsena, cade nel lago e annega.

Mentre Luisa, persa la fiducia nella giustizia divina, si chiude in una muta disperazione, per Franco, sorretto dalla fede, il «grande inatteso dolore che guarisce» diviene lo stimolo per concretare gli ideali politici e umani sempre proclamati: dopo anni di lavoro e privazioni a Torino, nel 1859 si arruola nell’esercito piemontese per combattere contro l’Austria.

Prima di partire per il fronte, Franco incontra Luisa, a Isola Bella, sul Lago Maggiore. Qui, mentre lo zio Piero muore serenamente, sia per il loro destino (sono in attesa di un altro figlio e Luisa si apre alla religione cattolica) sia per quello della patria sta per aprirsi una stagione nuova.

A Piccolo mondo antico seguono altri due romanzi (Piccolo mondo moderno, 1900, e Il Santo, 1905) incentrato sulla figura di Pietro Maironi, figlio di Franco e Luisa.

Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro: riassunto

Piccolo mondo moderno (1900) racconta il complicato rapporto – fra attrazione sensuale e sublimazione intellettuale – fra Pietro, sposato con una donna affetta da una malattia mentale, e Jeanne Dessalle, bella e seducente. Alla morte della moglie Pietro, diviso tra la passione amorosa e il sentimento del dovere, decide di dedicarsi alla vita ascetica e a un progetto di riforma della Chiesa, che l’apra al mondo moderno e ai risultati recenti delle scienze, e approdi a una morale meno conformistica e ipocrita. È questo appunto il tema dominante del romanzo successivo Il Santo.

Il Santo di Antonio Fogazzaro: riassunto

Pietro ha rifiutato il corrotto e ipocrita mondo del cattolicesimo mondano e conservatore. Si reca nel convento benedettino di Subiaco e, senza prendere i voti, inizia a predicare e operare per il bene di tutte le genti della valle, assumendo così il nome di Benedetto. Ha anche un incontro con il papa, in cui esprime una severa diagnosi sullo stato della Chiesa e suggerisce di farsi promotore e guida della riforma. Ma per gli ostacoli frappostigli e per una grave malattia deve ritirarsi dalla vita attiva e attendere la morte, consolato dalla relazione spirituale con Jeanne, che, sempre legata a lui, è accorsa in tempo a ricevere il suo ultimo respiro.

Il Santo è quello più vicino al clima decadente e dannunziano. Il sogno in cui Benedetto immagina di essere acclamato come «riformatore della Chiesa e vero Vicario di Cristo» e di essere portato da un «rombo di moltitudini accorrenti» sin «sulla soglia del Tempio», ad «affermare autorità sull’Orbe» esprime un’esigenza non dissimile dal superomismo dannunziano, anche se ideologicamente orientata in modo diverso.

Il Santo venne posto all’Indice quattro mesi dopo la sua uscita e Fogazzaro rimase solo a difendere con articoli sui giornali, conferenze e dibattiti, le sue convinzioni “moderniste”.

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