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Popoli germanici: quali sono, usi e costumi

I popoli germanici erano un grande insieme di genti affini. Occupavano una vasta area tra Europa settentrionale (Scandinavia), centro-settentrionale (Olanda; Germania, Boemia) e Orientale (Ungheria, Polonia, ecc.). Nomadi per tradizione, erano a lungo vissuti di caccia e saccheggi. Poi, nel corso dei secoli, alcuni dei loro gruppi erano divenuti sedentari e si sostenevano anche con l’agricoltura e il commercio.

Popoli germanici elenco

I popoli germanici si possono distinguere in due gruppi principali:

i Germani delle stirpi orientali (Goti, Vandali, Burgundi, Longobardi), soprattutto pastori e guerrieri, abituati a spostarsi su grandi distanze;

i Germani delle stirpi occidentali (Angli, Svevi, Franchi, Sassoni, Alemanni) perlopiù sedentari e agricoltori.

La società, usi e costumi dei popoli germanici

La società delle popolazioni germaniche era piuttosto primitiva. Non avevano, infatti, leggi stabili; regolavano le offese con la vendetta privata, detta faida, e con l’ordalia; non conoscevano la scrittura. I Romani li chiamavano con disprezzo barbari. Per un approfondimento leggi Barbari e Romani: incontro-scontro tra due culture.

Politicamente, ogni tribù germanica era governata dal guerriero più forte: il re, contornato dai suoi consiglieri. Sul piano religioso, essi erano politeisti, cioè adoravano più divinità. I loro dèi principali erano divinità guerriere. Tra esse, c’erano Wotan detto Odino, dio della guerra ma anche della sapienza; suo figlio Thor, dio del tuono e della folgore; le Valchirie, figlie guerriere di Odino. Fin dal IV secolo, quando ancora esisteva l’Impero romano, la Chiesa cristiana si adoperò per convertire i popoli germanici. Alcuni di essi conobbero il cristianesimo in una versione particolare, chiamata arianesimo, secondo cui Gesù non aveva natura divina, ma solo umana.

Le popolazioni germaniche nei territori dell’Impero romano d’Occidente

A partire dal V secolo d.C. nei territori dell’Impero romano d’Occidente s’insediano consistenti gruppi di popoli germanici, dando vita ai regni romano-germanici anche detti regni romano-barbarici. Sono chiamati così perché in essi la cultura romana e la cultura germanica si  fondono. I Burgundi e i Franchi si stabilirono in Gallia, dove fondarono due Stati autonomi; i Visigoti si stabilirono in Spagna, dove fondarono un regno che sarebbe durato a lungo; i Vandali si insediarono nell’Africa settentrionale, da dove controllavano il Mediterraneo occidentale fino alla Sardegna e alla Corsica; alla fine del V secolo l’Italia era dominata dagli Ostrogoti. In Europa orientale, e precisamente nelle pianure della Pannonia (attuale Ungheria), si era stanziato il popolo dei Longobardi. Per un  approfondimento leggi Regni romano-germanici riassunto.

 

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